Il 17 novembre 2025, durante una visita a Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno siglato un accordo di portata storica che prevede l’acquisizione da parte dell’Ucraina di fino a 100 caccia Rafale. Questo accordo include anche la fornitura di droni, radar e sistemi di difesa aerea, rappresentando un passo significativo nel supporto francese a Kiev in un contesto di guerra in corso con la Russia.
Cerimonia di firma e contesto attuale
La cerimonia di firma si è svolta presso la base aerea di Villacoublay, un luogo simbolico per la cooperazione militare tra i due Paesi. Macron ha sottolineato che la consegna dei velivoli avverrà nel corso dei prossimi dieci anni, mentre la produzione dei droni e degli intercettori è prevista per avviarsi entro la fine dell’anno. L’accordo arriva in un momento critico per l’Ucraina, che si trova a fronteggiare una crescente pressione russa e sfide interne legate a scandali di corruzione.
Rafforzamento della capacità ucraina
Zelensky ha espresso la sua soddisfazione per l’intesa, evidenziando come questa rafforzerà la capacità dell’Ucraina di resistere all’avanzata russa. Con l’inverno alle porte, caratterizzato da attacchi missilistici sempre più intensi, l’accordo assume una valenza strategica per la sicurezza del Paese. Macron ha confermato che la Francia utilizzerà il proprio bilancio e strumenti di finanziamento europeo per supportare l’accordo, mentre insieme al Regno Unito si stanno preparando le basi per una forza multinazionale da dispiegare in Ucraina in caso di cessate il fuoco.
Nuovo pacchetto di supporto militare
Zelensky ha definito la visita come una delle più produttive dell’anno e ha annunciato l’invio di radar francesi ad alta efficacia, sistemi di difesa aerea Samp/T, missili aria-aria e bombe aeree guidate. Ha inoltre accennato alla preparazione di un nuovo pacchetto di supporto militare da parte della Francia, previsto entro la fine dell’anno, sottolineando l’importanza di rafforzare la cooperazione tra le industrie della difesa dei due Paesi.
Rafale, i caccia al centro dell’accordo
I caccia Rafale, sviluppati da Dassault Aviation e attivi da oltre due decenni, rappresentano i velivoli più avanzati della flotta francese. Questi aerei multiruolo di “generazione 4.5” sono in grado di eseguire missioni di combattimento aereo, attacchi al suolo, ricognizione e operazioni navali in un’unica missione. Equipaggiati con radar Aesa, sistemi di guerra elettronica avanzati e una gamma diversificata di armamenti di precisione, i Rafale offrono grande manovrabilità e una velocità che supera Mach 1,8, con un’autonomia notevole.
Progresso tecnologico per l’Ucraina
Per l’Ucraina, l’introduzione dei Rafale rappresenta un significativo progresso tecnologico rispetto alla flotta di aerei di epoca sovietica attualmente in uso. Le capacità avanzate di individuazione dei bersagli, la protezione elettronica e l’efficacia nel combattimento aereo e nell’intercettazione di missili e droni soddisfano le esigenze operative di Kiev, che si trova a fronteggiare attacchi quasi quotidiani.
Valenza strategica a lungo termine
L’accordo con la Francia ha anche una forte valenza strategica a lungo termine. Il piano decennale mira a ricostruire e consolidare le capacità aeree ucraine dopo un eventuale cessate il fuoco, assicurando un livello di deterrenza sufficiente a scoraggiare future aggressioni. Macron ha ribadito che una pace duratura richiede un esercito ucraino capace di dissuadere nuove incursioni. Insieme agli F-16 forniti da altri Paesi europei e ai Gripen svedesi, i Rafale diventeranno uno dei pilastri della futura aviazione ucraina, contribuendo a rafforzare l’autonomia e la sicurezza del Paese negli anni a venire.