Manovra, il centrodestra discute su ‘emendamenti bandiera’ riguardanti l’oro

Marianna Ritini

Novembre 18, 2025

Il 18 novembre 2025 si svolgerĂ  un vertice cruciale tra i leader della maggioranza di centrodestra, con l’obiettivo di affrontare le questioni relative alla legge di bilancio 2026. L’incontro, programmato prima del Consiglio dei Ministri convocato per le ore 17, si concentrerĂ  principalmente sulla necessitĂ  di reperire nuove risorse. La scadenza per la presentazione degli emendamenti ‘segnalati’ da parte dei principali gruppi parlamentari è imminente, rendendo questo incontro particolarmente significativo.

Le trattative sulla tassazione dell’oro

Le discussioni in corso riguardano un pacchetto di emendamenti, tra cui la proposta di una tassa sull’oro. Secondo fonti parlamentari, si sta valutando l’introduzione di un’aliquota agevolata del 12,5%, rispetto al 26% attuale, per coloro che decidono di rivalutare l’oro da investimento entro il 30 giugno 2026. Questa misura consentirebbe a chi detiene lingotti, monete o gioielli privi di documentazione d’acquisto di pagare le tasse solo sulla plusvalenza realizzata in caso di vendita. Le trattative sono ancora in fase di definizione e potrebbero influenzare notevolmente il contenuto finale della manovra.

La strategia comunicativa di Fratelli d’Italia

Il governo guidato dalla premier Giorgia Meloni sta accelerando la propria strategia comunicativa in vista dell’iter parlamentare della legge di bilancio 2026. I vertici di Fratelli d’Italia hanno inviato ai parlamentari un documento di 16 pagine intitolato “Dalla parte degli italiani”, contenente slide ufficiali della manovra. La copertina presenta una foto della premier sorridente, affiancata dal logo del partito, per sottolineare l’impegno del governo nel fornire informazioni chiare e dirette sugli interventi previsti.

Le slide sintetizzano una manovra complessiva di 18,8 miliardi di euro, suddivisa in quattro aree principali: taglio delle tasse, sostegno a famiglie e natalitĂ , imprese e sanitĂ . Tra le misure fiscali, si prevede una riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, insieme alla detassazione delle retribuzioni accessorie e alla diminuzione dell’imposta sui premi di produttivitĂ  all’1%. Inoltre, si prevede un potenziamento dei buoni pasto elettronici, che passeranno da 8 a 10 euro.

Le iniziative sociali incluse nella manovra contemplano il potenziamento del Bonus Mamme, l’estensione del congedo per malattia del figlio e incentivi per l’assunzione di donne con tre figli. Sul fronte sanitario, sono previsti 2,4 miliardi di euro aggiuntivi per stipendi e assunzioni, con l’obiettivo di inserire 7.300 nuovi professionisti nel settore.

Per le imprese, la manovra prevede il ripristino dell’iper-ammortamento e incentivi per la transizione ecologica, con 4 miliardi di euro destinati al rifinanziamento del credito d’imposta per la Zes Unica. Le coperture finanziarie sono garantite principalmente dalla rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal contributo di banche e assicurazioni, che dovrebbero assicurare oltre 4,4 miliardi di euro all’anno fino al 2028.

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