Un grave incidente stradale ha scosso Milano all’alba di domenica 12 novembre 2025, quando un SUV Mercedes e un’Opel Corsa si sono scontrati in viale Fulvio Testi, portando alla tragica morte di un giovane di 19 anni. Le autorità hanno avviato un’indagine per omicidio stradale a carico dei conducenti coinvolti nell’incidente.
La pubblica accusa, rappresentata dalla dottoressa Giancarla Serafini, ha identificato il 23enne alla guida del SUV e il 32enne alla guida dell’Opel Corsa come i principali indagati. Entrambi sono stati sottoposti a test per verificare la presenza di sostanze stupefacenti e alcol nel sangue, e i risultati preliminari hanno rivelato che il giovane alla guida del SUV era positivo a entrambe le sostanze.
Dettagli sull’incidente e le indagini
La dinamica dell’incidente è ancora oggetto di accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Inizialmente, si era diffusa la notizia di un ventenne senza patente che sarebbe stato il conducente del SUV, ma tale informazione è stata smentita. I due giovani alla guida delle vetture coinvolte avevano entrambi la patente di guida. Il 23enne, che aveva noleggiato il SUV, stava percorrendo viale Fulvio Testi a una velocità considerata “molto sostenuta”, con a bordo l’amico Pietro Silvio Orrego, il 19enne deceduto nell’impatto, e una donna di 30 anni che attualmente si trova in ospedale, ma non in pericolo di vita.
Per quanto riguarda l’Opel Corsa, il 32enne alla guida è risultato positivo ai test preliminari per l’uso di sostanze stupefacenti. Le autorità stanno ora cercando di approfondire questi risultati per determinare se e come la presenza di droga possa aver influito sull’incidente. Gli investigatori hanno già interrogato alcuni testimoni e stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona per chiarire quale delle due vetture non abbia rispettato il semaforo rosso, attivo nonostante l’orario.
Le conseguenze dell’incidente
Questo tragico evento ha suscitato un forte impatto sulla comunità milanese, richiamando l’attenzione sulla sicurezza stradale e sull’uso di sostanze durante la guida. La morte di Pietro Silvio Orrego ha lasciato un vuoto incolmabile tra familiari e amici, mentre la giovane donna coinvolta nell’incidente continua a ricevere cure mediche. Le autorità locali stanno intensificando gli sforzi per sensibilizzare i cittadini riguardo ai pericoli derivanti dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di fare chiarezza sulle responsabilità e garantire che giustizia sia fatta per la vittima e le sue famiglie. La speranza è che questo tragico episodio possa servire da monito per tutti gli automobilisti, sottolineando l’importanza di una guida responsabile e sicura.
