Venezuela: la portaerei Ford nei Caraibi, Trump annuncia strategie di intervento

Lorenzo Di Bari

Novembre 17, 2025

Il segretario all’Esercito degli Stati Uniti, Dan Driscoll, ha affermato che le forze militari americane sono pronte a intervenire in Venezuela, qualora il presidente Joe Biden e il segretario alla Difesa decidano di agire. La situazione tra Stati Uniti e Venezuela si è intensificata, soprattutto dopo l’arrivo della portaerei USS Gerald R. Ford, la più avanzata al mondo, che ha raggiunto il Mar dei Caraibi. Questo dispiegamento, avvenuto il 10 ottobre 2025, ha visto l’integrazione di altre navi da guerra e un contingente di 15.000 soldati già presenti nella regione, segnando un passo significativo verso l’Operazione ‘Southern Spear’, concepita per combattere le reti criminali.

Un contesto di crescente tensione

La tensione tra Stati Uniti e Venezuela è aumentata notevolmente negli ultimi mesi. Secondo quanto riportato dalla NBC, dal settembre 2025, sono stati registrati almeno 80 decessi a causa di 20 attacchi a piccole imbarcazioni accusate di traffico di droga nei Caraibi e nell’Oceano Pacifico orientale. Il presidente Biden sta considerando una campagna militare più estesa, che potrebbe includere attacchi diretti sul suolo venezuelano o la rimozione del presidente Nicolás Maduro. Fonti della CNN hanno rivelato che il presidente sta valutando varie opzioni, tra cui azioni aeree contro obiettivi militari e governativi in Venezuela.

Le dichiarazioni del segretario all’esercito

Dan Driscoll, il segretario all’Esercito, ha rilasciato dichiarazioni significative ai microfoni della CBS, evidenziando la preparazione delle forze armate statunitensi a rispondere a qualsiasi richiesta da parte del presidente e del segretario alla Difesa. “L’esercito è pronto, se richiesto, a intervenire”, ha affermato Driscoll, sottolineando l’importanza di un addestramento mirato nella regione. Ha inoltre menzionato la riattivazione di una scuola di addestramento nella giungla a Panama, segno di un impegno crescente degli Stati Uniti nella preparazione per possibili operazioni in America Latina.

Le strategie militari in discussione

Le opzioni per le operazioni militari in Venezuela sono state presentate al presidente Biden da funzionari di alto livello. Secondo le fonti della CNN, tra le possibilità ci sono attacchi aerei contro strutture militari e percorsi di traffico di droga, oltre a un tentativo diretto di rimuovere Maduro. Durante due incontri riservati, Biden ha esaminato attentamente le strategie, mostrando cautela nell’ordinare azioni che potrebbero comportare rischi per le truppe americane. La situazione è delicata, e il presidente ha espresso la necessità di considerare attentamente le conseguenze di eventuali attacchi.

Le incertezze della Casa Bianca

Biden ha dichiarato di aver già preso una decisione, sebbene non abbia rivelato dettagli specifici. Tuttavia, è emerso che potrebbe anche decidere di non intraprendere alcuna azione. A ottobre, il presidente aveva autorizzato la CIA a operare in Venezuela, ma recenti dichiarazioni hanno evidenziato la mancanza di una giustificazione legale per attacchi contro obiettivi terrestri. Inoltre, il presidente ha espresso riserve riguardo a un intervento militare diretto, riconoscendo i rischi elevati e le complicazioni associate a un possibile cambio di regime.

La posizione di Maduro rimane ferma, avvertendo che un intervento militare statunitense potrebbe portare a conflitti simili a quelli di Gaza, Afghanistan o Vietnam. La situazione in Venezuela continua a essere un tema di grande rilevanza geopolitica, con gli Stati Uniti che valutano attentamente le loro prossime mosse.

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