Il finanziamento per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici non incentivati in Italia sta affrontando gravi criticitร , come evidenziato nello studio intitolato “La gestione nel rifiuto fotovoltaico in Italia: un nuovo modello di finanziamento”, realizzato dal Laboratorio Ref Ricerche. Questo report mette in luce come il contributo unitario, destinato a coprire i costi di smaltimento e riciclo dei pannelli, risulti insufficiente per garantire un trattamento adeguato di questi rifiuti.
La delicatezza della situazione รจ confermata da Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee. Secondo Arienti, il settore dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) si trova di fronte a una sfida significativa: nei prossimi anni, il numero di pannelli fotovoltaici dismessi crescerร rapidamente. Attualmente, ciascun pannello รจ associato a un contributo versato in un trust da parte dei produttori, ma questo importo non รจ sufficiente a garantire una corretta gestione dei pannelli al termine della loro vita utile. La necessitร di una revisione normativa รจ quindi urgente per evitare un disastro ambientale.
I numeri della dismissione dei pannelli fotovoltaici
Le proiezioni indicano che entro il 2050, oltre ai 300 milioni di pannelli giร installati, si prevede l’allacciamento di ulteriori 20 milioni di unitร . Questa crescita porterร a un aumento esponenziale dei pannelli da dismettere, passando dai circa 427mila smaltiti nel 2025 a oltre 12 milioni nel 2050. Tale incremento avrร un impatto significativo sui produttori, sui consorzi e sulla collettivitร , con una quantitร di Raee fotovoltaici da gestire che salirร da 9mila tonnellate a ben 264mila tonnellate all’anno.
La normativa attuale stabilisce che i costi di gestione del fine vita dei pannelli non incentivati ricadono sui produttori. Questi ultimi sono tenuti a versare un contributo al consorzio di riferimento al momento della commercializzazione del pannello. Tuttavia, il valore di questo contributo รจ stato continuamente abbassato dai consorzi, rendendo difficile garantire un trattamento adeguato dei pannelli dismessi, soprattutto considerando i costi futuri di smaltimento e riciclo.
Le problematiche del sistema attuale
Lo studio di Ref Ricerche solleva interrogativi sulla sostenibilitร economica del sistema di finanziamento attuale. Arienti sottolinea che non รจ possibile fare previsioni attendibili sui costi di smaltimento di un pannello tra vent’anni, poichรฉ il valore delle materie prime contenute รจ incerto. Nonostante l’accumulo di risorse nei trust dei consorzi, il contributo unitario rimane inadeguato per garantire un corretto riciclo.
Le conseguenze di questa situazione potrebbero essere gravi. La mancanza di risorse adeguate potrebbe incentivare comportamenti opportunistici, come l’esportazione dei pannelli dismessi in paesi senza impianti di trattamento adeguati o l’abbandono di questi rifiuti nell’ambiente. Tali pratiche non solo rappresentano un rischio ambientale, ma contravvengono anche alle normative europee che promuovono il recupero dei materiali e compromettono la creazione di una filiera circolare nazionale.
Proposte per un nuovo modello di finanziamento
In risposta alle problematiche emerse, Erion Weee propone l’adozione di un modello di finanziamento generazionale, giร in uso per altre tipologie di Raee domestici. Questo approccio prevede che la responsabilitร economica per la gestione del fine vita sia distribuita tra i produttori attivi sul mercato in ogni anno, in base alla quantitร di prodotto immesso.
Il modello generazionale ha dimostrato la sua efficacia in settori a bassa crescita e potrebbe essere altrettanto valido nel settore del fotovoltaico, in continua espansione. Se un produttore dovesse uscire dal mercato, altri sarebbero pronti a coprire i costi di gestione dei Raee. Inoltre, l’emergere di nuove tecnologie potrebbe contribuire a finanziare il fine vita dei pannelli.
Arienti conclude affermando che il sistema impiantistico nazionale รจ giร in fase di preparazione per gestire volumi crescenti di pannelli da trattare, grazie anche agli investimenti previsti dal Pnrr. ร fondamentale che il modello di finanziamento venga aggiornato per garantire la sostenibilitร economica e ambientale nel lungo termine, evitando il rischio di una crisi che potrebbe avere conseguenze devastanti.
