Una significativa operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna ha portato all’arresto di 44 individui, di cui 34 in carcere e 10 agli arresti domiciliari. L’operazione, avvenuta il 17 novembre 2025, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e ha avuto luogo nell’area di Nola e nei comuni limitrofi, dove il clan Russo esercitava la sua influenza.
Le indagini, che si sono svolte tra il 2022 e il 2024, hanno rivelato che gli indagati erano coinvolti in una serie di reati, tra cui associazione mafiosa, estorsione e gestione abusiva di giochi e scommesse. È emerso che il clan Russo operava nel settore immobiliare, imponendo il pagamento di somme di denaro per le pratiche edilizie e le compravendite immobiliari, con l’obiettivo di alimentare le proprie casse.
Il clan Russo e le sue attività illecite nel settore immobiliare
Le indagini hanno messo in luce come il clan Russo, attivo nel territorio di Nola e nei comuni limitrofi, avesse un ruolo predominante nel settore immobiliare. Gli inquirenti hanno accertato che il clan pretendeva pagamenti illeciti sulle compravendite e sulle pratiche edilizie necessarie per realizzare opere pubbliche e private. Diverse testimonianze hanno confermato episodi di estorsione ai danni di tecnici comunali, progettisti e imprenditori, costretti a versare somme di denaro per ottenere l’autorizzazione a costruire o per facilitare l’acquisto di immobili.
Il modus operandi del clan prevedeva pressioni dirette e minacce, creando un clima di paura che ostacolava la libera concorrenza nel settore. Gli inquirenti hanno documentato come il clan fosse in grado di influenzare le decisioni comunali, condizionando l’iter burocratico attraverso intimidazioni e coercizioni.
Attività illecite di scommesse e collaborazione con il clan Licciardi
Oltre alle operazioni immobiliari, il clan Russo era coinvolto in un vasto sistema di scommesse illegali, realizzato in collaborazione con membri del clan Licciardi. Questo sistema prevedeva la raccolta clandestina di scommesse e la gestione di giochi online, attraverso siti web non autorizzati. Gli inquirenti hanno scoperto che il racket si estendeva anche ai titolari di centri scommesse, costretti a pagare per poter operare.
Le indagini hanno rivelato una rete di agenzie e sub-agenzie nel Nolano, che operavano in modo coordinato per gestire le scommesse e garantire il flusso di denaro verso il clan. Questo sistema non solo alimentava le casse del clan, ma contribuiva anche a mantenere il controllo del territorio attraverso la paura e la violenza.
Condizionamento delle elezioni comunali: le indagini su Cicciano e Casamarciano
Un aspetto cruciale dell’inchiesta riguarda il tentativo di influenzare le elezioni comunali nei comuni di Cicciano e Casamarciano. Le indagini hanno rivelato che, nel maggio 2023 a Cicciano e nel giugno 2022 a Casamarciano, alcuni degli indagati avrebbero utilizzato intermediari per manipolare il voto e favorire candidati specifici. Questo tentativo di condizionamento elettorale ha messo in luce come il clan Russo cercasse di estendere la propria influenza anche nel campo politico, garantendosi alleati tra i rappresentanti locali.
Le autorità continuano a indagare su queste dinamiche, cercando di comprendere l’entità del coinvolgimento del clan nelle elezioni e il modo in cui queste pratiche abbiano potuto influenzare l’amministrazione pubblica. L’operazione dei Carabinieri rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione, mirando a smantellare le reti di potere e controllo esercitate dai clan mafiosi.
