Il negoziatore per il commercio dell’amministrazione statunitense, Jamieson Greer, ha espresso preoccupazioni riguardo ai dazi imposti dall’Unione Europea, che continuano a gravare sulle esportazioni americane. In un’intervista rilasciata al Financial Times il 17 novembre 2025, Greer ha sottolineato che nonostante un accordo preliminare raggiunto a luglio tra il presidente degli Stati Uniti e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, i dazi rimangono ancora troppo elevati.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione europea
La questione dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea è un tema di crescente tensione. Jamieson Greer ha dichiarato che il commercio rappresenta un “punto critico” nelle relazioni tra le due potenze. Secondo il negoziatore, le normative e le barriere non tariffarie imposte dall’Unione Europea ostacolano le esportazioni americane e limitano l’accesso al mercato europeo, creando una situazione di squilibrio. “Abbiamo storicamente goduto di un accesso ampio, ma ora ci troviamo di fronte a molte restrizioni“, ha affermato Greer.
Inoltre, il negoziatore ha messo in evidenza che l’accordo raggiunto in Scozia quest’estate non ha risolto tutte le problematiche esistenti. Greer ha annunciato che si recherà in Europa per ulteriori discussioni commerciali tra il 19 e il 22 novembre 2025, dove incontrerà Maros Sefcovic, il commissario europeo per il commercio, per sollecitare progressi nelle negoziazioni.
Le aspettative per i prossimi colloqui
Le preoccupazioni espresse da Greer riflettono un crescente malcontento tra i funzionari statunitensi riguardo alla lentezza con cui l’Unione Europea sta attuando gli impegni presi. Un alto funzionario dell’amministrazione ha commentato che l’Europa sta mostrando una certa riluttanza nel procedere con i tagli alle imposte sulle esportazioni americane. “Ci troviamo in un momento cruciale e speriamo che l’Europa non perda l’occasione di trarre vantaggio dall’attuale approccio del presidente”, ha aggiunto.
Il segretario al commercio statunitense, Howard Lutnick, si unirà a Greer a Bruxelles il 24 novembre 2025 per incontrare Sefcovic e i ministri del commercio dell’Unione Europea. L’Unione ha promesso di ridurre i dazi su una serie di prodotti, tra cui quelli industriali, ittici, carne di maiale e alcuni beni agricoli, ma finora non ha ancora implementato tali tagli, i quali sono in attesa di approvazione da parte del Parlamento europeo.
Le tempistiche e le prospettive future
I funzionari europei hanno dichiarato che è improbabile che il Parlamento dia il via libera ai tagli prima di febbraio 2026. Gli eurodeputati intendono prima votare su emendamenti che potrebbero posticipare i tagli tariffari su acciaio e alluminio fino a quando gli Stati Uniti non ridurranno i dazi sui metalli del 50%.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno già abbassato i dazi sulle auto europee e su molti altri beni al 15% come parte dell’accordo, anche se questi rimangono significativamente più alti rispetto ai livelli pre-Trump. Gli Stati Uniti stanno anche aumentando la pressione sull’Unione Europea riguardo a norme che considerano penalizzanti per le aziende americane, come quelle relative alle catene di approvvigionamento e il divieto di alcuni beni prodotti su terreni deforestati.
