Bankitalia, Panetta: “L’economia sommersa incide per il 10% del Pil nazionale”

Marianna Ritini

Novembre 17, 2025

Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha recentemente affrontato il tema dell’economia sommersa durante il suo intervento all’inaugurazione del nuovo anno di studi della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria, tenutasi il 17 novembre 2025 a Lido di Ostia. Panetta ha sottolineato che l’evasione fiscale è diminuita di un terzo dal 2011, evidenziando come questo fenomeno si sia tradotto in un miglioramento della situazione economica del Paese.

L’economia sommersa in Italia

Il governatore ha descritto l’economia sommersa come un problema significativo in Italia, con dati forniti dall’Istat che indicano come nel 2023 il valore aggiunto generato da attività non osservate ammontasse a 218 miliardi di euro, corrispondente al 10% del PIL nazionale. Panetta ha evidenziato le difficoltà nel quantificare il peso economico della criminalità organizzata, la quale contribuisce a costi sociali elevati e influisce negativamente sull’intero sistema economico. La sua analisi ha messo in luce come le aree più colpite dalla criminalità organizzata soffrano di ritardi nello sviluppo, un tasso di occupazione ridotto e un minore dinamismo imprenditoriale.

Distribuzione dell’economia non osservata

Panetta ha fornito dettagli sulla distribuzione dell’economia non osservata, rivelando che quasi la metà di essa è concentrata nel Nord Italia, mentre circa un terzo si trova nel Mezzogiorno. L’incidenza dell’economia sommersa sul valore aggiunto varia significativamente tra le diverse regioni, con il Nord che presenta un’incidenza inferiore al 10% e il Mezzogiorno che supera il 16%. Ha sottolineato come il lavoro sommerso alimenti lo sfruttamento delle fasce più vulnerabili della popolazione, costrette ad accettare condizioni di lavoro precarie e senza tutele.

Riduzione dell’evasione fiscale

Il governatore ha dichiarato che dal 2011 l’incidenza dell’economia non osservata sul PIL è diminuita di 2 punti percentuali, con una significativa riduzione della quota di lavoratori irregolari e dell’evasione fiscale, che è calata di quasi un terzo. Panetta ha attribuito questi progressi al miglioramento della pubblica amministrazione e alla digitalizzazione, che hanno facilitato il rispetto delle normative e rafforzato il legame civico tra cittadini e istituzioni.

Il ruolo della tecnologia

Panetta ha anche discusso l’importanza della tecnologia nel miglioramento dell’ambiente economico, sottolineando che, sebbene la tecnologia sia fondamentale, è necessario investire anche nel capitale umano per sfruttarne appieno i benefici. Ha avvertito dei rischi legati all’uso di strumenti tecnologici e alla gestione dei dati personali, evidenziando la necessità di un equilibrio tra innovazione e tutela della privacy, un compito che spetta al legislatore.

Collaborazione contro il riciclaggio

Infine, ha parlato della cooperazione tra la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Panetta ha riportato che l’istituto monitora circa 1.100 intermediari e ha condotto nel 2024 600 azioni di vigilanza e 43 accertamenti ispettivi, con un totale di 3.000 segnalazioni di operazioni sospette trasmesse alle Procure. Questa collaborazione è vista come un fondamentale presidio per la sicurezza economica e la fiducia dei cittadini.

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