Il senatore di Fratelli d’Italia, Matteo Gelmetti, ha comunicato il ritiro dell’emendamento relativo all’obbligo di comunicare anticipatamente l’adesione agli scioperi nel settore dei trasporti. Questa decisione, presa il 16 novembre 2025, arriva dopo un acceso dibattito sulla proposta che avrebbe potuto modificare le modalità di organizzazione degli scioperi nel trasporto pubblico.
Le ragioni del ritiro dell’emendamento
Gelmetti ha spiegato che la normativa attuale crea una situazione di disagio per gli utenti, in quanto il solo annuncio di uno sciopero, anche da parte di sindacati minori, porta a una riduzione del servizio del 50%. Questa condizione si traduce in disagi significativi per i cittadini, indipendentemente dal reale livello di adesione allo sciopero. Secondo il senatore, il sistema attuale penalizza gli italiani, mentre le aziende di trasporto non subiscono conseguenze dirette, poiché il settore è sostenuto da finanziamenti statali.
Il contesto degli emendamenti alla manovra
Quest’anno, la manovra finanziaria ha visto un’imponente quantità di emendamenti, con ben 5.742 proposte di modifica. Tuttavia, solo una piccola parte di queste, precisamente 414, sarà considerata prioritaria dai partiti e quindi sottoposta a voto nella commissione Bilancio. Questo significa che quasi il 93% delle proposte sarà scartato. La percentuale di emendamenti che verranno effettivamente esaminati è destinata a diminuire ulteriormente, poiché dovranno affrontare un’ulteriore selezione per quanto riguarda la loro ammissibilità .
La situazione evidenzia le difficoltà che i partiti devono affrontare nel tentativo di raggiungere un consenso su temi complessi e controversi, come quello degli scioperi e delle modalità di adesione. La questione degli scioperi nel settore dei trasporti è solo uno dei numerosi argomenti che alimentano il dibattito politico attuale, dimostrando come le decisioni legislative possano avere un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini.
La proposta di Gelmetti e la reazione dei sindacati rimangono al centro del dibattito, mentre il governo si prepara a gestire le conseguenze di una manovra che, come dimostrano i numerosi emendamenti, suscita opinioni contrastanti e richieste di cambiamento da diverse parti della società .
