Mattarella: “La guerra di aggressione rappresenta un crimine contro l’umanità”

Marianna Ritini

Novembre 16, 2025

Il 16 novembre 2025, il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha pronunciato un discorso significativo al Bundestag di Berlino durante la cerimonia della ‘Giornata del lutto nazionale’, commemorando l’ottantesimo anniversario della conclusione della Seconda guerra mondiale. In questo contesto, Mattarella ha evidenziato l’importanza della memoria e della pace, sottolineando come la guerra continui a rappresentare un’ombra pesante sulla storia dell’umanità.

Il richiamo alla memoria storica

Mattarella ha esordito parlando della necessità di ricordare le atrocità del passato, affermando che il dolore per gli eventi tragici non deve mai essere dimenticato. “La memoria delle atrocità dell’uomo nel passato e il dolore profondo per quelle presenti ci obbligano a un esercizio di consapevolezza”, ha dichiarato il presidente. La sua riflessione ha messo in evidenza come la pace non debba essere vista come un obiettivo finale, ma piuttosto come un processo continuo, che richiede un impegno costante per costruire valori condivisi e rispettare la sacralità della vita umana.

Nel suo discorso, il presidente ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze devastanti dei conflitti, citando le statistiche impressionanti della Prima e della Seconda guerra mondiale. Ha ricordato come la Prima guerra mondiale abbia causato almeno 16 milioni di morti, con una significativa percentuale di civili, e come la Seconda guerra mondiale abbia visto la perdita di circa settanta milioni di vite. “Le vittime, Paese per Paese, sono impressionanti e va sempre ricordato che non di numeri si tratta, ma di persone”, ha sottolineato Mattarella, invitando a riflettere sulla portata umana di queste tragedie.

Un appello alla responsabilità collettiva

Mattarella ha continuato il suo intervento esprimendo preoccupazione per il perpetuarsi della guerra e della violenza nel mondo contemporaneo. “Come è possibile che tutto questo sia potuto accadere e pretenda di ripresentarsi?”, ha chiesto, evidenziando la necessità di un cambiamento nella percezione della guerra come strumento per risolvere le controversie tra Stati. Ha sollecitato una riflessione profonda su quanti morti siano ancora necessari prima che si smetta di considerare la guerra come una soluzione.

Il presidente ha fatto riferimento all’espressione “Nie wieder”, che significa “mai più”, adottata dalla comunità internazionale per condannare l’Olocausto. Ha messo in guardia contro il riemergere di sentimenti di razzismo, disuguaglianze e aggressioni, affermando che “a nie wieder si contrappone wieder, di nuovo”. Questa contraddizione, secondo Mattarella, rappresenta una sfida che l’umanità deve affrontare con determinazione.

La necessità di un impegno condiviso per la pace

Il discorso di Sergio Mattarella al Bundestag ha rappresentato un forte richiamo all’azione collettiva per prevenire il ripetersi degli errori del passato. La sua visione di una società basata sulla pace e sul rispetto reciproco è un invito a tutti i leader e cittadini del mondo a lavorare insieme per costruire un futuro migliore. La commemorazione dell’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale non è solo un momento di riflessione, ma anche un’opportunità per rinnovare l’impegno verso la pace e la dignità umana.

In un’epoca in cui le tensioni globali sembrano ripresentarsi, le parole di Mattarella risuonano come un monito e una guida per le generazioni future, incoraggiando un dialogo costruttivo e una cooperazione internazionale per affrontare le sfide del presente e del futuro.

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