La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) ha annunciato una manifestazione che si terrà a Roma il 27 novembre 2025, un giorno prima dello sciopero nazionale previsto per il 28 novembre. Questa azione è stata motivata da preoccupazioni riguardo alla qualità dell’informazione nel Paese. La Fnsi ha sottolineato che non ci sono motivazioni politiche alla base di questa mobilitazione, ma piuttosto una necessità urgente di affrontare il deterioramento della professione giornalistica.
Il contesto della manifestazione
La Fnsi, attraverso un comunicato ufficiale, ha dichiarato che la manifestazione del 27 novembre sarà un’opportunità per i giornalisti di esprimere le loro preoccupazioni riguardo alla crisi del settore. In particolare, la nota evidenzia come gli editori non abbiano colto le opportunità offerte dalla trasformazione digitale, preferendo invece ridurre i costi del lavoro. Questa decisione ha portato a un significativo abbassamento degli organici nelle redazioni, con licenziamenti e prepensionamenti che hanno impoverito l’offerta informativa. Il comunicato sottolinea che la mancanza di un rinnovo contrattuale, che risale a oltre dieci anni fa, ha avuto un impatto diretto sulla qualità del servizio informativo e sul diritto dei cittadini a essere informati.
Le richieste dei giornalisti
I giornalisti, in vista dello sciopero, chiedono un nuovo accordo con gli editori. Tale accordo dovrebbe tenere conto della perdita del potere d’acquisto e favorire l’ingresso di giovani professionisti nelle redazioni. Inoltre, si richiede una maggiore tutela per i collaboratori e i corrispondenti, spesso in condizioni precarie. La Fnsi ha messo in evidenza l’importanza di un contratto che non escluda nessuno, tutelando i diritti acquisiti e prevedendo l’inclusione di nuove figure professionali. È fondamentale, secondo la Fnsi, che il nuovo contratto affronti anche temi come l’intelligenza artificiale e il compenso equo per la cessione di contenuti online.
La risposta degli editori
Dall’altra parte, la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) ha risposto all’annuncio della Fnsi, invitando a un “confronto realistico” sulle sfide attuali del settore editoriale. Gli editori hanno sottolineato che, nonostante il calo dei ricavi, hanno continuato a investire nelle aziende per garantire un’informazione di qualità e mantenere i posti di lavoro. La Fieg ha anche fatto notare che il contratto di lavoro attuale è ancorato a modelli organizzativi ormai superati e che è necessaria una revisione delle norme contrattuali per adattarsi all’evoluzione tecnologica del settore.
La Fieg ha espresso preoccupazione per la posizione della Fnsi, che ha rifiutato le proposte economiche avanzate dagli editori, definendo questa scelta poco costruttiva. Gli editori auspicano che si possa trovare un accordo che tenga conto delle difficoltà attuali, promuovendo un dialogo costruttivo per affrontare le sfide del mondo dell’informazione.
