Addio a Todd Snider: il cantautore che univa folk, country, rock e blues

Marianna Ritini

Novembre 16, 2025

La notizia della scomparsa di Todd Snider, cantautore statunitense di 59 anni, è giunta il 14 novembre 2025 a Nashville, segnando la fine di un mese travagliato per l’artista. Il suo decesso è stato annunciato attraverso un comunicato sulla sua pagina Facebook e sul sito ufficiale, rivelando che Snider era stato recentemente ricoverato per una polmonite atipica.

La vita e la carriera di Todd Snider

Todd Snider, nato l’11 ottobre 1966 a Portland, Oregon, si trasferì a Nashville negli anni ’90 per inseguire il suo sogno musicale. La sua carriera decollò nel 1994 con l’album di debutto “Songs for the Daily Planet“, grazie alla scoperta da parte di Keith Sykes. Nel 2006, Snider ottenne una candidatura come artista dell’anno agli Americana Honors & Awards, un riconoscimento che evidenziava il suo impatto nel panorama musicale. Nel 2008, fondò la sua etichetta discografica, Aimless Records, e nel 2021 fu onorato con l’inserimento nella Country Music Hall of Fame, un traguardo che testimoniava il suo contributo duraturo al genere.

Un mese difficile e la cancellazione del tour

La scomparsa di Snider arriva dopo un periodo complesso. A ottobre 2025, il musicista aveva dovuto cancellare le ultime date del suo tour in seguito a un’aggressione subita davanti al suo hotel a Salt Lake City. Gli eventi di quel giorno, avvenuti mentre si preparava a esibirsi, hanno portato a ferite gravi che lo hanno costretto a ritirarsi dalle scene per un periodo indeterminato. Il 3 novembre, un comunicato sui social media aveva rivelato la gravità della situazione, mentre i dettagli sull’assalto rimangono vaghi. Poco dopo, Snider fu arrestato per disturbo della quiete pubblica in un episodio avvenuto all’Holy Cross Hospital, dove riceveva cure.

Il lascito musicale di Todd Snider

Sebbene Todd Snider non abbia mai raggiunto il successo commerciale di altri artisti come John Prine o Kris Kristofferson, ha saputo conquistare un pubblico fedele grazie al suo stile unico che fondeva elementi di folk, country e rock alternativo. Le sue canzoni, caratterizzate da un umorismo tagliente e una profonda capacità di osservazione, affrontavano temi di vita quotidiana, dipendenze e relazioni difficili, sempre con una nota di dolore e un sottile ottimismo.

Snider era noto per le sue performance dal vivo, dove spesso si esibiva scalzo, definendosi un “menestrello errante”. I suoi testi, pur attraversati da un certo fatalismo, trasmettevano un messaggio di resilienza. In brani come “Can’t Complain“, l’artista ribaltava situazioni sfortunate con autoironia, mentre in “Alright Guy” riconosceva i propri difetti con sincerità. Celebre per i suoi monologhi introduttivi ai concerti, Snider condivideva aneddoti della sua vita, rivelando la sua esperienza nel “circuito dei divani”, dove si esibiva in case di amici mentre cercava di affermarsi come cantautore. La sua eredità musicale continua a vivere attraverso le sue canzoni e la comunità di fan che lo ha sempre sostenuto.

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