Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente annunciato la sua intenzione di organizzare un incontro con Russia e Cina per discutere la riduzione degli arsenali nucleari. Questa dichiarazione, rilasciata il 15 novembre 2025, ha suscitato reazioni immediate, in particolare da parte di Mosca, che ha risposto con preoccupazione alle minacce di riprendere i test nucleari.
Trump, durante un’intervista a bordo dell’Air Force One, ha affermato che gli Stati Uniti possiedono più armi nucleari di qualsiasi altro Paese, seguiti dalla Russia e dalla Cina. Ha espresso la sua volontà di denuclearizzare, sottolineando l’importanza di un incontro tra le tre potenze nucleari per discutere la questione. “Noi siamo i numeri uno, la Russia il numero due, la Cina il numero tre”, ha dichiarato il presidente, evidenziando la necessità di affrontare la questione della proliferazione nucleare.
Le minacce di test nucleari
Le affermazioni di Trump hanno contribuito a una crescente tensione internazionale, in particolare dopo che ha accennato alla possibilità di riprendere i test nucleari, un’attività sospesa dagli Stati Uniti per circa 30 anni. Durante un’intervista con il programma “60 Minutes” della CBS, ha affermato che la Russia e la Cina stanno conducendo test nucleari senza comunicarlo, e ha lasciato intendere che gli Stati Uniti potrebbero seguire il loro esempio. “Abbiamo abbastanza armi nucleari per far saltare in aria il mondo 150 volte”, ha avvertito, ponendo l’accento sull’urgenza di testare le armi per garantirne l’efficacia.
Trump ha giustificato la necessità di riprendere i test con il desiderio di valutare le prestazioni delle armi nucleari, sottolineando che altri Paesi, come la Corea del Nord, stanno già effettuando test regolarmente. Ha affermato che gli Stati Uniti non possono rimanere indietro e che la potenza nucleare del Paese è stata rafforzata durante il suo mandato presidenziale.
La reazione della Russia
La risposta della Russia non si è fatta attendere. Il presidente Vladimir Putin, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, ha dichiarato che il Paese è pronto a rispondere in modo adeguato a eventuali test nucleari condotti dagli Stati Uniti o da altri Paesi. Ha chiarito che se gli Stati Uniti dovessero procedere con test nucleari, la Russia adotterebbe misure di risposta appropriate.
Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha sottolineato che Mosca non ha ricevuto chiarimenti da Washington riguardo alle dichiarazioni di Trump, esprimendo preoccupazione per la mancanza di chiarezza su quali test nucleari gli Stati Uniti intendano effettuare. Inoltre, il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha evidenziato che gli Stati Uniti stanno aumentando le loro capacità nucleari strategiche, il che ha sollevato ulteriori preoccupazioni in Russia.
Il ruolo della NATO e le avvertenze
In questo contesto di crescente tensione, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha messo in evidenza l’importanza della deterrenza nucleare dell’Alleanza atlantica. Rutte ha affermato che è fondamentale comunicare meglio ai cittadini il ruolo della deterrenza nucleare nella sicurezza collettiva. Ha rassicurato che la NATO possiede un forte deterrente nucleare, capace di preservare la pace e prevenire aggressioni.
La retorica nucleare da parte della Russia, secondo Rutte, deve essere affrontata con serietà , e ha ribadito che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta. La NATO, ha aggiunto, deve mantenere una deterrenza credibile e sicura.
La posizione dell’Iran e l’appello dell’AIEA
Nel contesto delle discussioni sulle armi nucleari, l’Iran ha dichiarato di non voler sviluppare armi nucleari, ma piuttosto di cercare un accordo pacifico sul nucleare. Il viceministro degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, ha affermato che Teheran è pronta a rassicurare il mondo sulla sua posizione, ma non intende compromettere la propria sicurezza nazionale.
Khatibzadeh ha anche menzionato che gli Stati Uniti stanno inviando messaggi contraddittori riguardo ai negoziati sul nucleare. D’altra parte, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ribadito che l’Iran non intende abbandonare il proprio programma nucleare o la programmazione missilistica difensiva, affermando che Teheran cerca la pace ma non si piegherà alla coercizione.
Nel frattempo, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha esortato l’Iran a rispettare i suoi obblighi e a consentire l’accesso alle scorte di uranio, per dissipare le preoccupazioni degli alleati. L’AIEA ha sottolineato che è essenziale verificare lo stato delle scorte di uranio, in particolare dopo il conflitto con Israele avvenuto a giugno.
