Ucraina colpita da droni russi su Dnipro, ferrovie bersaglio di Mosca

Marianna Ritini

Novembre 15, 2025

Kiev continua a subire pesanti attacchi, con la situazione che si fa sempre più critica. Nella notte del 2 febbraio 2025, il governo ucraino ha segnalato un’intensificazione dei bombardamenti, in particolare nella regione di Dnipro, dove un raid aereo ha provocato la morte di almeno una persona e il ferimento di un’altra. La notizia è stata diffusa tramite Telegram dal governatore regionale Vladyslav Hayvanenko, che ha descritto l’operazione come un attacco mirato alle infrastrutture chiave del Paese.

Situazione a Dnipro e attacchi russi

La capitale regionale di Dnipro ha visto l’insorgere di diversi incendi, mentre danni significativi sono stati riportati anche in altre località come Nikopol, Marhanets, Chervonohryhorivka e Synelnykove. Le autorità locali hanno confermato che le abitazioni private e le automobili sono state danneggiate, mentre nel distretto di Mirove la situazione rimane critica. Da parte russa, il governatore di Ryazan, Pavel Malkov, ha comunicato che almeno un drone ucraino ha colpito un’azienda, causando un incendio, ma senza vittime. Secondo fonti locali, l’azienda interessata sarebbe una raffineria.

Strategia ucraina contro le strutture energetiche russe

L’Ucraina ha intensificato i suoi attacchi contro le strutture di lavorazione del petrolio e del gas in Russia, cercando di compromettere l’approvvigionamento di carburante per l’esercito russo. Questa strategia ha come obiettivo quello di ostacolare il finanziamento delle operazioni militari russe attraverso le esportazioni energetiche.

Attacchi alle ferrovie ucraine: un’escalation senza precedenti

La Russia ha avviato una serie di attacchi mirati contro il sistema ferroviario ucraino, con i bombardamenti via drone che sono aumentati in modo esponenziale da luglio 2024. Oleksii Kuleba, vice primo ministro ucraino con delega alle infrastrutture, ha dichiarato che dall’inizio dell’anno si sono verificati danni per un totale di circa 1 miliardo di dollari. Kuleba ha evidenziato che solo negli ultimi tre mesi gli attacchi sono triplicati, con un totale di 800 attacchi alle infrastrutture ferroviarie, colpendo oltre 3.000 strutture.

Le ferrovie rivestono un ruolo cruciale per l’Ucraina, trasportando oltre il 63% del traffico merci nazionale, inclusi i carichi di grano, e il 37% del traffico passeggeri. Gli aiuti militari provenienti da paesi stranieri giungono spesso via treno, rendendo questo sistema vitale per la logistica del Paese. Con l’impossibilità di utilizzare gli aeroporti civili a causa del conflitto, le ferrovie sono diventate l’unico modo per permettere l’ingresso e l’uscita dal Paese, anche per i leader mondiali in visita. Oleksandr Pertsovskyi, capo delle ferrovie statali ucraine, ha sottolineato che i droni di ultima generazione, come i modelli Shahed, sono utilizzati per colpire specifiche locomotive, aumentando il livello di pericolo per i macchinisti.

Donald Trump: “Spero in una rapida risoluzione della guerra”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso la sua preoccupazione per il numero crescente di vittime nel conflitto russo-ucraino, dichiarando che il bilancio ha raggiunto quota 25.000 morti in un solo mese. In un’intervista rilasciata al canale britannico GB News, Trump ha affermato che questa situazione non sarebbe accaduta se fosse stato ancora presidente, sottolineando di aver avuto buoni rapporti con il presidente russo Vladimir Putin.

Trump ha descritto la guerra come una delle più gravi crisi dalla Seconda Guerra Mondiale e ha espresso la sua speranza di poter contribuire a porre fine al conflitto. Ha menzionato l’importanza di esercitare pressione sulla Russia, in particolare attraverso alleanze strategiche con paesi come l’India, per limitare le esportazioni di petrolio.

Nuovi aiuti militari dall’Italia a Kiev

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha annunciato che l’Italia è pronta a inviare un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Durante un intervento in videocollegamento all’assemblea nazionale della Cisl a Roma, Tajani ha chiarito che l’invio di aiuti non implica un coinvolgimento diretto del Paese nella guerra contro la Russia, ma è motivato dalla necessità di garantire che l’Ucraina possa difendersi in attesa di un possibile cessate il fuoco. Tajani ha anche ribadito il supporto italiano per le iniziative statunitensi volte a raggiungere una pace duratura nel conflitto.

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