L’analisi dell’Economist sullo stile politico di Giorgia Meloni e le sue qualità

Marianna Ritini

Novembre 15, 2025

Il 15 novembre 2025, Christopher Lockwood, esperto di Europa per l’Economist, ha commentato in un reel la posizione di Giorgia Meloni, sottolineando come l’Italia abbia guadagnato un’importante influenza all’interno degli ambienti diplomatici dell’Unione Europea. Lockwood ha affermato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, presta attenzione alla premier italiana, evidenziando il suo ruolo significativo sulla scena internazionale.

La stabilità politica di Giorgia Meloni

Lockwood ha aperto il suo intervento sostenendo che Giorgia Meloni ha raggiunto un traguardo raro per i leader italiani: una stabilità politica duratura. Dopo tre anni di governo, Meloni si è affermata come il terzo premier più longevo della Repubblica Italiana. La sua leadership, considerata una delle più stabili degli ultimi quindici anni, ha attirato l’attenzione non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. In un contesto in cui i suoi detrattori temevano un ritorno a posizioni di estrema destra, Meloni ha saputo mantenere un governo moderato, contrariamente alle aspettative.

Lockwood ha messo in luce come il governo di Meloni abbia saputo navigare tra le sfide politiche, riuscendo a ritagliarsi uno spazio significativo nei dibattiti europei. Questo approccio ha permesso all’Italia di rafforzare la sua posizione diplomatica, rendendola un interlocutore ascoltato anche da figure di spicco come Trump. Il reel di Lockwood ha evidenziato come la premier stia affrontando le sue origini politiche, legate all’estrema destra, con una strategia che punta a consolidare la sua immagine di leader moderato.

Il percorso politico di Giorgia Meloni

L’analisi di Lockwood ha fatto riferimento alla storia politica di Meloni, a partire dalla sua giovinezza nell’Msi, fino alla sua nomina a ministro nel governo di Silvio Berlusconi nel 2008, quando aveva solo 31 anni. Questa carriera l’ha portata a fondare Fratelli d’Italia nel 2012, trasformando un partito marginale in una forza politica significativa. La sua elezione a leader di Fratelli d’Italia nel 2014 ha segnato un punto di svolta, con il partito che ha ottenuto un notevole consenso alle elezioni del 2022.

Lockwood ha anche menzionato la coalizione di destra che sostiene Meloni, composta da Forza Italia e dalla Lega. Questa alleanza, caratterizzata da differenze ideologiche, ha costretto la premier a mantenere un equilibrio tra le varie posizioni, evitando radicalizzazioni che potrebbero mettere a rischio la stabilità del governo. Meloni ha compreso l’importanza di mantenere relazioni positive con l’Unione Europea, consapevole che l’Italia non può permettersi di alienarsi dai partner europei.

Le sfide economiche e politiche future

Lockwood ha sottolineato che, nonostante l’ottenimento di 194 miliardi di euro dal fondo Ue per la ripresa post-Covid, l’economia italiana prevede una crescita modesta dello 0,7% nel 2025. Questa previsione ha sollevato interrogativi tra gli scettici riguardo alla sostenibilità della crescita economica una volta esauriti i fondi europei. La mancanza di riforme significative nel governo di Meloni potrebbe rappresentare un rischio per il futuro economico dell’Italia.

La strategia politica di Meloni, caratterizzata da un equilibrio tra populismo e moderazione, sembra al momento funzionare, ma Lockwood avverte che questa tattica potrebbe non essere sufficiente nel lungo termine. La premier dovrà affrontare la sfida di mantenere il consenso popolare mentre gestisce le pressioni economiche e politiche, cercando di evitare conflitti interni alla sua coalizione. La sua capacità di navigare tra le diverse istanze politiche sarà cruciale per il suo futuro e per quello dell’Italia sulla scena europea.

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