Calenda mostra il tatuaggio per l’Ucraina: “Un segno di forte vicinanza”

Marianna Ritini

Novembre 15, 2025

Carlo Calenda, leader di Azione, ha recentemente affrontato un acceso dibattito riguardante il suo tatuaggio del tridente ucraino, noto come tryzub, simbolo nazionale dell’Ucraina. Questo tema è emerso anche a seguito delle critiche mosse dall’ambasciata russa a Roma, che ha suscitato un lungo scambio di opinioni tra Calenda e il comico Luca Bizzarri.

Nel corso di un’intervista con Sky Agenda, il 15 gennaio 2025, Calenda ha dichiarato: “La mia presa di posizione sull’Ucraina nasce anche da affettività. Quello ucraino è un popolo straordinario, con cui ho un legame forte. Il mio tatuaggio è un segno di vicinanza all’Ucraina.” Il leader di Azione ha ribadito l’importanza del simbolo, che appare frequentemente sulle uniformi dell’esercito ucraino e che egli stesso ha scelto di tatuarsi sul polso.

La critica russa e la risposta di Calenda

Nei giorni scorsi, l’ambasciata russa a Roma ha espresso il proprio disappunto nei confronti di Calenda, interrogandosi sulla comprensione del simbolo da parte del politico italiano. In un post su Facebook, l’ambasciata ha affermato che il gesto di Calenda rappresenta un “ingresso volontario nella comunità di seguaci di Petlyura, Bandera, Shukhevich e altri nazisti“, accusandoli di avere le mani macchiate dal sangue di numerosi gruppi etnici.

La reazione di Calenda non si è fatta attendere. Rispondendo su X, ha affermato: “Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’Urss. La libertà alla fine vince sempre sulla tirannia. E se vi mettete paura di un tatuaggio vuol dire che ne siete già consapevoli.” Concludendo il suo messaggio con l’hashtag ‘Slava Ukraïni‘, ha sottolineato la sua posizione a favore dell’Ucraina.

Il botta e risposta con Luca Bizzarri

Il dibattito ha attirato anche l’attenzione di Luca Bizzarri, comico genovese, che ha commentato il tatuaggio di Calenda. Inizialmente, Bizzarri ha scherzato sul gesto, affermando che “quelle cose che è giusto e bello fare, a 16 anni”. Calenda ha risposto con una provocazione: “Mi sei diventato anche trombone ora?” Bizzarri ha replicato, esprimendo il desiderio di votare per adulti, criticando la superficialità dei politici.

Calenda ha poi risposto a Bizzarri, sostenendo che la sua battaglia per l’Ucraina è seria e significativa. Ha definito il tatuaggio come un simbolo di libertà e ha criticato il comico per il suo approccio. Bizzarri ha controbattuto, suggerendo che Calenda dovrebbe riflettere sulla sua immagine pubblica e sull’adeguatezza di un tatuaggio in un contesto politico.

Il dialogo tra i due ha continuato a svilupparsi, con Bizzarri che ha sottolineato l’importanza di avere una classe politica matura, mentre Calenda ha ribadito che il suo impegno per l’Ucraina è autentico e profondo. Il botta e risposta ha messo in evidenza le differenze di opinione e l’importanza del dialogo in un contesto politico sempre più polarizzato.

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