Alberto Trentini, la madre critica: “Il governo ha fatto poco per mio figlio”

Franco Fogli

Novembre 15, 2025

Armanda Colusso, madre di Alberto Trentini, ha espresso la sua profonda indignazione durante una conferenza stampa tenutasi il 15 novembre 2025 a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. In questa occasione, Colusso ha denunciato la mancanza di azioni concrete da parte del governo italiano per garantire la liberazione di suo figlio, detenuto in Venezuela da un anno. La madre ha sottolineato l’assenza di un gruppo coeso e motivato, capace di lavorare per un obiettivo comune, evidenziando come siano passati 365 giorni senza progressi significativi.

La mancanza di contatti con le autorità

Colusso ha ricordato che fino ad agosto 2025, il governo italiano non aveva stabilito alcun contatto telefonico con le autorità venezuelane, un fatto che ha alimentato la sua frustrazione. “Questa situazione dimostra quanto poco si siano spesi per mio figlio”, ha dichiarato, ponendo una domanda provocatoria: “Se fosse stato un loro figlio, l’avrebbero lasciato in prigione un anno intero?”. La madre ha descritto il suo stato d’animo, rivelando di aver mantenuto una pazienza educata fino a quel momento, ma ora si sente esausta e delusa.

Richiesta di intervento immediato

La conferenza ha attirato l’attenzione dei media, con la madre di Alberto che ha evidenziato la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento da parte del governo. Colusso ha dichiarato di non voler più tollerare l’inerzia e ha chiesto che vengano intraprese azioni immediate per garantire la liberazione del figlio, un cooperante di 46 anni, che si trova attualmente a Caracas.

Il caso di Alberto Trentini e le famiglie in difficoltà

Il caso di Alberto Trentini ha suscitato l’interesse dell’opinione pubblica e ha messo in luce le difficoltà che le famiglie affrontano quando i loro cari vengono arrestati all’estero. La madre ha chiesto un maggiore impegno da parte delle istituzioni, affinché situazioni simili non si ripetano in futuro. La sua battaglia per la liberazione del figlio continua, mentre la pressione sul governo italiano aumenta per rispondere alle sue richieste.

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