Il 14 ottobre 2025, durante la partita di calcio tra Italia e Israele a Udine, si è svolta una manifestazione a sostegno della causa palestinese, evento che ha suscitato diverse reazioni. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha rilasciato una dichiarazione significativa a margine del Tavolo interistituzionale di coordinamento anticorruzione internazionale, rispondendo a una domanda riguardante le accuse mosse da Amnesty International Italia.
Denuncia di Amnesty International
Amnesty International ha denunciato presunti abusi dei diritti umani legati alla protesta, affermando che alcuni partecipanti avrebbero approfittato dell’occasione per compiere atti di violenza non correlati all’evento sportivo. Piantedosi ha sottolineato come la trasparenza sia garantita dagli operatori dell’informazione, compresi i media televisivi, che hanno documentato gli avvenimenti.
Commento del Ministro
Il ministro ha definito “pietoso” il tentativo di distorcere la verità, evidenziando che gli atti violenti non riflettevano il vero significato della manifestazione, che doveva rimanere focalizzata sul sostegno al popolo palestinese. “In democrazia, tutti possono esprimere le proprie opinioni, ma la verità è visibile a tutti”, ha aggiunto Piantedosi, ribadendo la necessità di mantenere il dibattito pubblico all’interno di parametri di rispetto e legalità.
Dibattito sulla libertà di espressione
La situazione a Udine ha acceso un acceso dibattito sulla libertà di espressione e sui limiti che essa può avere quando si tratta di manifestazioni pubbliche. Le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione per garantire che le future manifestazioni si svolgano in un clima di sicurezza e rispetto reciproco.
