L’edizione 2025 del Premio Nazionale Risorgimento si svolgerà a Milano, grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano e il Comitato di Milano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Questo riconoscimento, istituito per promuovere la ricerca e la divulgazione storica, si concentra sull’Ottocento italiano e sul processo di unificazione nazionale.
Il ruolo dell’istituto per la storia del risorgimento italiano
Fondata nel 1935 e situata presso il Vittoriano di Roma, l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano è l’ente principale in Italia dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione degli studi storici sul Risorgimento. Custodisce un vasto patrimonio di documenti, libri e materiali iconografici, promuovendo attività di ricerca, convegni, mostre e pubblicazioni. L’istituto si impegna a trasmettere la memoria storica del Risorgimento alle nuove generazioni, utilizzando la storia come strumento di educazione civica e culturale.
Nell’ottica di rafforzare la conoscenza storica, l’Istituto ha avviato, a partire dal 2024, l’assegnazione di un premio dedicato specificamente alla ricerca storica, sia a livello nazionale che internazionale. Questo premio si propone di evidenziare e sostenere gli studi che approfondiscono il periodo ottocentesco e il Risorgimento, contribuendo così a una maggiore comprensione del passato italiano.
Dettagli della cerimonia di premiazione
La cerimonia di consegna del Premio Nazionale Risorgimento si terrà mercoledì 19 novembre 2025, alle ore 17.30, nella Sala della Balla del Castello Sforzesco, situato in Piazza Castello a Milano. L’evento vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo accademico e culturale, tra cui Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, e Alessandro Campi, Direttore dell’Istituto. Saranno presenti anche Francesca Tasso, Direttrice dell’Area Musei del Castello, e Salvatore Carrubba, Direttore del Comitato di Milano dell’Istituto.
Durante la cerimonia, i vincitori del premio saranno presentati da due giurie composte da storici, sia italiani che internazionali, e da esperti del settore giornalistico e comunicativo. Questo momento rappresenta un’importante occasione per celebrare il valore della ricerca storica e per stimolare l’interesse verso il Risorgimento e i suoi protagonisti.
Premi e riconoscimenti assegnati
L’edizione 2025 del Premio Nazionale Risorgimento ha già designato i suoi vincitori. Il Premio alla Carriera andrà al professor Alberto Mario Banti, dell’Università di Pisa, per il suo contributo significativo allo studio della storia del Risorgimento e per i suoi approcci innovativi nella ricerca storica, che gli hanno conferito una notorietà internazionale.
Il Premio Libro dell’Anno sarà conferito al professor Andrea Mammone, dell’Università di Roma “La Sapienza”, per il suo volume “Il mito dei Borbone” (Mondadori, 2024), un’opera che offre una riflessione originale sui miti politici e storici dell’Italia contemporanea, affrontando in particolare le polemiche sul brigantaggio.
Un Premio Speciale della Giuria andrà alla professoressa Lucy Riall, dell’European University Institute di Firenze, per i suoi studi che hanno rinnovato la comprensione del Risorgimento italiano in un contesto europeo e comparato, in particolare il suo innovativo lavoro sul mito di Garibaldi.
Infine, il Premio per la Divulgazione Storica sarà assegnato a Rai Cultura – RAI Storia, per la sua continua attività di produzione e diffusione di contenuti storici, con particolare attenzione al periodo risorgimentale e all’importante contributo offerto alla formazione delle nuove generazioni attraverso linguaggi e contenuti innovativi. Il riconoscimento sarà ritirato da Fabrizio Zappi e Giuseppe Giannotti, rispettivamente Direttore Cultura ed Educational e Vice-Direttore di Rai Cultura.
L’iniziativa del Premio Nazionale Risorgimento non si limita a celebrare i risultati della ricerca storica, ma mira anche a rinnovare l’interesse verso il Risorgimento come parte integrante della nostra memoria collettiva. Questo periodo non rappresenta solo un capitolo fondamentale della storia italiana, ma è anche un patrimonio di valori come libertà e partecipazione, che devono essere trasmessi e reinterpretati in relazione alle sfide contemporanee.
Alessandro Campi, Direttore dell’Istituto, ha sottolineato l’importanza di questo premio, evidenziando come la memoria pubblica del Risorgimento sia un bene da coltivare e trasmettere, in particolare ai giovani, affinché comprendano il significato delle libertà e delle istituzioni nate da quel periodo storico.
