Manovra economica: analisi dei pro e contro della tassazione sull’oro

Franco Fogli

Novembre 14, 2025

L’idea di tassare l’oro degli italiani sta guadagnando attenzione come possibile soluzione per finanziare le modifiche alla legge di bilancio. Questa proposta, se attuata, potrebbe generare fino a due miliardi di euro e ha il potenziale di unire partiti come la Lega e Forza Italia. Tuttavia, il Ministero dell’Economia sta ancora valutando la fattibilità di tale operazione.

La proposta di tassazione

La proposta prevede l’introduzione di una tassazione del 12,5% su gioielli e altri beni in oro, inclusi anelli, braccialetti, orecchini, lingotti e monete da collezione. Questa aliquota è la stessa applicata ai titoli di stato e rappresenta un vantaggio rispetto ad altre forme di tassazione. Gli italiani avrebbero la possibilità di dichiarare i propri beni, che spesso giacciono inutilizzati in cassette di sicurezza o armadi, e in cambio della tassa versata entro il 30 giugno 2026, riceverebbero una rivalutazione dei beni. Ciò significa che, al momento della vendita, il proprietario pagherebbe il 26% solo sulla plusvalenza, anziché sull’intero valore dell’oggetto.

La stima di entrate per lo Stato si basa su un’analisi del quantitativo di oro privato in Italia, che si aggira tra le 4.500 e le 5.000 tonnellate, con un valore complessivo di circa 499-550 miliardi di euro. Se il 10% dei proprietari decidesse di aderire a questa proposta, il gettito fiscale potrebbe oscillare tra 1,67 e 2,08 miliardi di euro.

I benefici della tassazione

Questa iniziativa potrebbe rappresentare un’importante operazione di trasparenza, contribuendo a far emergere beni che normalmente sfuggono alla tassazione. Permetterebbe a molti italiani di valorizzare oggetti che, in assenza di una dichiarazione, rischiano di essere deprezzati o trasmessi come eredità senza un adeguato riconoscimento del loro valore. L’implementazione di questa misura potrebbe fornire risorse necessarie per finanziare politiche economiche utili.

I rischi associati

Tuttavia, ci sono anche diversi rischi da considerare. Innanzitutto, la misura potrebbe facilitare operazioni di ripulitura di merce rubata o di provenienza dubbia. Inoltre, non è garantito che il numero di persone disposte a pagare una tassa immediata per un futuro vantaggio fiscale sia sufficiente. La vendita di oro al suo valore reale può risultare complessa, e l’iniziativa potrebbe essere percepita come una nuova tassa su beni considerati privati e affettivi, suscitando malcontento tra i cittadini.

L’idea di tassare l’oro degli italiani continua a suscitare dibattiti e riflessioni, mentre il Governo valuta la sua attuabilità e le possibili conseguenze economiche e sociali.

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