Divieto di importazione del gas russo, Orban annuncia azione legale contro l’Ue

Franco Fogli

Novembre 14, 2025

Il 14 novembre 2025, il premier ungherese Viktor Orban ha annunciato che il suo governo intraprenderà un’azione legale contro l’Unione Europea presso la Corte di Giustizia Europea. Questa decisione è stata presa in risposta all’iniziativa del Consiglio dell’UE di eliminare gradualmente le importazioni di gas dalla Russia entro la fine del 2027. Tale proposta ha ricevuto il sostegno della maggior parte delle capitali europee, ad eccezione di Budapest e Bratislava. Durante un’intervista alla radio di Stato, Orban ha dichiarato che non accetterà quella che ha definito una “soluzione ovviamente illecita, contraria ai valori europei”, sostenendo che Bruxelles stia cercando di silenziare un governo nazionale in disaccordo con le sue politiche.

La posizione di Orban sulla questione energetica

Viktor Orban ha chiarito che la misura in discussione non dovrebbe essere considerata una sanzione, bensì una “misura di politica commerciale”, sottolineando che le sanzioni necessitano di unanimità da parte degli Stati membri dell’Unione. Ha spiegato che per le politiche commerciali è sufficiente una decisione a maggioranza, e ha espresso preoccupazione per il modo in cui Bruxelles sta gestendo la situazione energetica. Orban ha affermato di essere “alla ricerca di altri mezzi, non legali”, per contrastare le decisioni dell’Unione Europea, pur mantenendo riservatezza sui dettagli delle sue strategie.

Il legame con Donald Trump e le sanzioni americane

Durante l’intervista, il premier ungherese ha anche menzionato un accordo personale con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ha rivelato che la deroga concessa da Trump alle sanzioni americane sulle importazioni energetiche russe potrebbe essere estesa oltre la scadenza inizialmente prevista. Orban ha affermato che questo accordo rimarrà in vigore finché Trump sarà presidente e finché “ci sarà un governo nazionale in Ungheria“. Ha aggiunto che, nonostante le dichiarazioni ufficiali dei funzionari, ciò che conta è il rapporto personale tra i due leader.

Questa posizione di Orban segna un ulteriore passo nella crescente tensione tra Budapest e Bruxelles, evidenziando le divergenze di opinione riguardo alla politica energetica e alle sanzioni contro la Russia. La questione delle importazioni di gas e l’approccio dell’Unione Europea nei confronti della Russia continuano a rappresentare un tema centrale nei dibattiti politici in corso, con ripercussioni significative per la stabilità energetica dell’Europa e le relazioni internazionali.

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