Oggi, 14 novembre 2025, si svolgerà un’importante udienza al Tribunale di Palermo, dove l’ex Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, sarà sottoposto a interrogatorio dal giudice per le indagini preliminari (gip). L’incontro, previsto per le 9.30, ha come obiettivo la decisione riguardo alla richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura di Palermo. La situazione si complica ulteriormente, poiché il politico è coinvolto in un’inchiesta che vede un totale di 18 indagati, tra cui spicca il nome di Saverio Romano, leader del movimento Noi Moderati.
Interrogatorio di Cuffaro e dichiarazioni di Saverio Romano
La Procura ha recentemente depositato una relazione di servizio che include le dichiarazioni di Cuffaro, rilasciate ai carabinieri del Ros dopo le perquisizioni. In questo contesto, Cuffaro ha accusato il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, di essere un “uomo di Forza Italia”, insinuando che l’accelerazione nelle gare d’appalto fosse influenzata dall’intervento di Romano. Cuffaro ha dichiarato di aver semplicemente assistito Mauro Marchese, rappresentante della Dussmann, che ha vinto l’appalto, a causa di precedenti conflitti con l’ex direttore generale dell’Asp, Ficarra.
Nella serata precedente l’udienza, Saverio Romano è stato interrogato dalla gip, respingendo con fermezza tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Durante il suo intervento, Romano ha chiarito che non esistono prove a suo carico, né intercettazioni che possano collegarlo a presunti atti illeciti. Ha inoltre affermato che le contestazioni sono infondate e che non vi è stato alcun accordo con i soggetti coinvolti nell’appalto di Siracusa, sottolineando che non ci sono state possibilità di intese illecite.
Romano ha dichiarato: “Il fatto al quale io devo necessariamente attenermi è che non c’è una sola intercettazione che mi possa riguardare. E anche nelle chat non c’è mai un riferimento a patti criminosi”. Queste affermazioni evidenziano la determinazione del politico di difendersi dalle accuse e di chiarire la sua posizione all’interno dell’inchiesta.
Il contesto dell’inchiesta e le dichiarazioni di Cuffaro
L’inchiesta che coinvolge Cuffaro e altri 17 indagati ruota attorno a presunti appalti pilotati in Sicilia. La relazione di servizio dei carabinieri, che ha messo in luce le dichiarazioni di Cuffaro, ha destato notevole attenzione. L’ex Presidente ha riferito che l’intervento di Romano sarebbe stato determinante per l’accelerazione delle procedure di gara, ma ha anche cercato di limitare il suo ruolo, affermando di aver agito solo per aiutare Marchese a risolvere le controversie con Ficarra.
Oggi, Cuffaro dovrà affrontare le domande della gip, in un contesto che potrebbe rivelarsi cruciale per il suo futuro legale. L’udienza di oggi rappresenta un momento decisivo, non solo per Cuffaro, ma anche per gli altri indagati coinvolti nell’inchiesta, che potrebbe avere ripercussioni significative sulla politica siciliana.
Con l’udienza in corso, l’attenzione rimane alta su come si svilupperanno gli eventi e quali saranno le conseguenze delle dichiarazioni rilasciate dai protagonisti di questa vicenda.
