Un bambino di 9 anni ucciso dalla madre: analisi dei precedenti familiari

Franco Fogli

Novembre 13, 2025

Arrestata con l’accusa di aver assassinato il figlio di soli 9 anni, la vicenda avvenuta a Muggia, comune in provincia di Trieste, segna l’ennesima tragedia familiare in cui una madre si trasforma in un’assassina. Questo caso riporta alla memoria una serie di eventi drammatici che hanno scosso l’opinione pubblica italiana, evidenziando il tragico fenomeno di delitti in cui i figli perdono la vita per mano di chi dovrebbe proteggereli.

Tragedie familiari nel tempo

Il caso di Muggia ricorda episodi tragici come quello di Samuele, un bambino di tre anni ucciso il 30 gennaio 2002 a Cogne. La madre, Annamaria Franzoni, è stata accusata e condannata a 16 anni di carcere per l’omicidio, mantenendo sempre la sua innocenza. Un altro caso emblematico è quello di Loris Stival, il cui corpo senza vita fu rinvenuto il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina. La madre, Veronica Panarello, è stata accusata di strangolare il figlio e di gettarne il corpo in un canalone. Questi eventi, purtroppo, non sono isolati ma fanno parte di una lunga scia di delitti che continuano a colpire la società italiana.

Altri casi recenti di omicidio familiare

Un altro caso inquietante è avvenuto il 9 agosto 2024, quando il corpo di un neonato è stato scoperto nel giardino di una villa a Traversetolo, in provincia di Parma. Le indagini hanno portato all’arresto della madre, Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, accusata di aver ucciso i suoi due neonati, partoriti in casa e sepolti nel giardino. Il 15 luglio 2024, a Reggio Calabria, sono stati trovati due feti avvolti in un lenzuolo all’interno di un armadio. La madre, una donna di 24 anni, è stata accusata di omicidio per soffocamento e occultamento dei corpi.

Il dramma di bambini trascurati

Il 21 luglio 2022, la piccola Diana, di soli 18 mesi, è stata trovata morta in casa, dopo essere stata abbandonata dalla madre, Alessia Pifferi, per diversi giorni. La donna è stata inizialmente condannata all’ergastolo, ma la pena è stata successivamente ridotta a 24 anni in appello. Un altro caso risale al 14 giugno 2022, quando la madre di Elena, una bambina di quasi 5 anni, è stata accusata di omicidio dopo aver ucciso la figlia con un’arma da taglio e seppellita in un campo vicino casa.

Una serie di omicidi che segnano la cronaca nera

Il 4 novembre 2023, a Pedrengo, in provincia di Bergamo, una donna è stata arrestata per duplice infanticidio, accusata di aver soffocato i suoi due figli. Le indagini hanno rivelato che la prima figlia, di soli quattro mesi, è morta il 15 novembre 2021, mentre il secondo figlio, di appena due mesi, è deceduto il 25 ottobre 2022. Altri eventi tragici includono il caso di una donna di nazionalità cingalese che, il 26 ottobre 2021, ha ucciso le sue due figlie a Verona, e il caso di una madre che ha avvelenato la figlia di tre anni a Carovigno, in provincia di Brindisi, il 2 aprile 2013.

La ripetizione di tali tragedie mette in evidenza la necessità di un’analisi approfondita delle dynamics familiari e delle problematiche sociali che possono portare a situazioni così estreme. La società continua a interrogarsi su come prevenire tali eventi e garantire la sicurezza dei più vulnerabili.

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