Al 57° Congresso del Sindacato Unico della Medicina Ambulatoriale Italiana (Sumai), tenutosi a Roma il 13 novembre 2025, il senatore Francesco Zaffini, esponente di Fratelli d’Italia e presidente della X Commissione (Sanità, lavoro e previdenza) del Senato, ha espresso la necessità di riformare la sanità integrativa. Durante il suo intervento, Zaffini ha sottolineato che nel contesto della legge di bilancio, destinare quasi un terzo delle risorse alla sanità rappresenta una sfida significativa.
Difficoltà nel confronto tra governi
Zaffini ha messo in evidenza le difficoltà nel confrontare l’operato dell’attuale governo con quello dei precedenti, che hanno avuto a disposizione più legislature per affrontare le problematiche del settore. “È scorretto paragonare quanto fatto in una sola legislatura con i risultati di chi ha governato per 4 o 5 legislature”, ha affermato il senatore, evidenziando le resistenze sistemiche che ostacolano le riforme necessarie.
Monitoraggio delle liste di attesa
Il senatore ha anche discusso del provvedimento del luglio scorso riguardante le liste di attesa, sottolineando l’importanza di un monitoraggio efficace da parte delle Regioni. Nonostante gli sforzi, ha notato che alcune Regioni non hanno ancora implementato gli strumenti necessari per la valutazione dei dati. Zaffini ha attribuito questa situazione alla complessità del sistema sanitario, descritto come “ingovernabile”, e ha evidenziato che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha già investito 30 miliardi per riformare il settore.
Urgenza di un secondo pilastro
Zaffini ha riconosciuto che il sistema sanitario italiano è rimasto fermo a un modello progettato 45 anni fa, mentre altri Paesi, come il Regno Unito, hanno già effettuato cambiamenti significativi. Ha ribadito l’urgenza di strutturare un secondo pilastro per la sanità e ha lamentato le resistenze che incontra nel portare avanti provvedimenti di riforma.
Transizione demografica e spesa welfare
Un altro punto cruciale sollevato dal senatore riguarda la transizione demografica, con 370mila nascite nell’anno precedente. Zaffini ha avvertito che il sistema di welfare, che assorbe circa 630 miliardi dei 1.100 miliardi spesi annualmente dallo Stato, non può continuare a sostenere questo livello di spesa senza affrontare le sfide demografiche. Ha esortato a superare il dibattito sui “più soldi”, evidenziando che non ci sono ulteriori risorse da destinare.
Importanza del coinvolgimento dei professionisti
Infine, Zaffini ha messo in guardia contro i confronti con altri Paesi, come la Germania, che presenta una situazione economica e fiscale differente. Ha chiuso il suo intervento sottolineando l’importanza di un maggiore coinvolgimento dei professionisti della sanità, in quanto le riforme devono concretizzarsi in un miglioramento delle loro condizioni di lavoro e dei servizi offerti.
