Il 13 novembre 2025, a Milano, si è svolto un evento significativo intitolato “La salute è di tutte”, organizzato dall’associazione Dire – Donne in rete contro la violenza, con il supporto di Novartis. Durante l’incontro, la presidente di Dire, Cristina Carelli, ha sottolineato l’importanza di portare alla luce l’esperienza di circa 24mila donne che ogni anno si rivolgono ai centri antiviolenza. Carelli ha affermato che prendersi cura della propria salute rappresenta una leva cruciale per le donne che vivono situazioni di violenza, poiché una buona condizione fisica e mentale consente loro di affrontare meglio il difficile percorso di uscita da tali situazioni.
Il legame tra salute e violenza di genere
Cristina Carelli ha illustrato come il progetto, frutto di una collaborazione tra l’organizzazione e Novartis, evidenzi la connessione tra violenza e salute delle donne. Durante l’evento, sono stati presentati i risultati di un’indagine che ha coinvolto 207 donne nei centri antiviolenza della rete Dire in tutta Italia. Dall’analisi è emerso che la violenza ha un impatto diretto sulla salute fisica e psicologica delle donne, ostacolando la loro capacità di prevenzione. Carelli ha messo in evidenza che, in situazioni di violenza, le donne tendono a mettere al primo posto le esigenze degli altri, trascurando la propria salute, un aspetto fondamentale per il recupero della loro autonomia e libertà.
Le disparità nel diritto alla salute
Carelli ha anche affrontato il tema delle disuguaglianze nel diritto alla salute, sottolineando che le donne, rispetto agli uomini, spesso si trovano in una posizione svantaggiata. Ha ribadito l’importanza di sensibilizzare le donne riguardo alla necessità di prendersi cura di sé stesse e di accrescere la propria autovalutazione. Inoltre, ha esortato le istituzioni a farsi carico di un diritto alla salute che non è adeguatamente gestito, specialmente per quelle donne con risorse economiche limitate e che vivono in aree territoriali svantaggiate. Carelli ha evidenziato la difficoltà di accesso al sistema sanitario, in particolare nel Sud Italia, dove le barriere sono più marcate.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per discutere di salute e violenza di genere, evidenziando l’urgenza di un cambiamento nella percezione e nella gestione di questi temi. L’attenzione verso la salute delle donne è essenziale per garantire loro un futuro di libertà e benessere, creando le condizioni necessarie per affrontare e superare le esperienze di violenza e abuso.
