Il 13 novembre 2025, il Financial Times ha riportato una notizia che ha sollevato preoccupazioni internazionali. Il consigliere per la sicurezza nazionale britannico, Jonathan Powell, ha tentato di stabilire un canale di comunicazione segreto con il presidente russo Vladimir Putin. Questa iniziativa è avvenuta in un contesto di crescente ansia per la politica estera del nuovo presidente americano Donald Trump, che aveva recentemente assunto l’incarico. Powell, noto per il suo ruolo nei negoziati di pace in Irlanda del Nord, ha cercato di trasmettere la posizione del Regno Unito e dei suoi principali alleati europei a Mosca, ma il tentativo si è rivelato infruttuoso.
La conferma del Cremlino
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato l’esistenza di un contatto tra Powell e il consigliere per la politica estera russa, Yuri Ushakov. In un’intervista rilasciata al Moscow Times, Peskov ha spiegato che, sebbene ci sia stato un tentativo di dialogo, questo non ha avuto seguito. Durante la conversazione, Powell ha mostrato un forte interesse a spiegare la posizione europea, ma non c’era alcuna intenzione di ascoltare le preoccupazioni russe. Peskov ha sottolineato che la mancanza di uno scambio reciproco di opinioni ha impedito lo sviluppo di ulteriori discussioni.
La reazione europea
Fonti europee hanno rivelato che l’iniziativa di Powell non era parte di un’azione coordinata del G7, ma piuttosto un tentativo autonomo del Regno Unito, supportato da alcuni partner europei. Un funzionario ha espresso preoccupazione per il fatto che le discussioni con la Russia stessero venendo delegate agli Stati Uniti. Sebbene Downing Street non abbia commentato direttamente il tentativo di comunicazione, ha ribadito l’importanza di mantenere contatti regolari con il governo russo, anche attraverso l’ambasciata a Mosca.
Le nuove accuse di Mosca all’Europa
Nel frattempo, Mosca ha avanzato nuove accuse nei confronti dell’Europa, sostenendo che i paesi europei si stiano preparando per un conflitto con la Russia. Peskov, in un’intervista con il giornalista russo Alexander Yunashev, ha evidenziato che i sentimenti militaristi sono in forte crescita in Europa. Ha anche avvertito che l’aumento dei bilanci militari in Europa comporta un sovraccarico economico, con conseguenze potenzialmente gravi nel medio termine. La Russia, ha aggiunto Peskov, è sempre stata consapevole del rischio di guerra e ha adottato misure per garantire la propria sicurezza.
