Oggi, 15 gennaio 2025, si svolge un importante incontro diplomatico a Villa Pamphili, Roma, dove la premier italiana Giorgia Meloni accoglie il primo ministro albanese Edi Rama. Questo incontro segna il primo vertice intergovernativo tra Italia e Albania, con l’intento di rafforzare una storica alleanza e promuovere relazioni bilaterali che vanno oltre le semplici dinamiche politiche.
Il team italiano, composto da figure di spicco come i ministri Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio, Guido Crosetto e altri, parteciperà a questo incontro cruciale. Durante il vertice, Meloni e Rama procederanno alla firma di un accordo intergovernativo, seguito da ulteriori quindici intese, che includono sia accordi bilaterali sia protocolli tecnici. La discussione verterà su questioni di rilevanza internazionale, tra cui la guerra in Ucraina e le priorità dell’agenda europea.
Obiettivi del vertice e cooperazione bilaterale
Il vertice a Villa Pamphili non è solo un evento diplomatico, ma rappresenta anche un passo significativo verso un consolidamento delle relazioni tra Italia e Albania. Un aspetto chiave di questo incontro è la questione migratoria, che ha già visto un memorandum di intesa firmato nel 2023. Questo accordo ha portato alla creazione di centri per migranti in Albania, un tema che è attualmente sotto esame da parte della magistratura e della Corte di giustizia europea, con ricorsi che ne hanno ostacolato l’implementazione.
Fonti italiane hanno comunicato che il protocollo Italia-Albania è considerato una delle soluzioni innovative per affrontare la questione migratoria, attirando l’interesse della Commissione europea e degli Stati membri. La Commissione ha recentemente presentato la sua relazione annuale, sottolineando la pressione migratoria che l’Italia, insieme a Grecia, Cipro e Spagna, sta affrontando a causa dell’aumento degli arrivi. Questo contesto permetterà all’Italia di accedere al Solidarity Pool, uno strumento di solidarietà dell’Unione Europea, quando il nuovo Patto su migrazione e asilo entrerà in vigore nel 2026.
Tematiche e intese in discussione
Il vertice di oggi abbraccerà una vasta gamma di temi, dalla cooperazione economica e infrastrutturale alla sicurezza e difesa. Tra i punti in agenda si trova anche la collaborazione nel settore energetico e ambientale, nonché sinergie in ambito sanitario, innovazione e formazione. Un accordo già attivo tra Italia, Emirati Arabi Uniti e Albania, firmato a gennaio ad Abu Dhabi, riguarda la produzione di energia rinnovabile in Albania e la realizzazione di un’interconnessione sottomarina verso l’Italia. Tra i progetti prioritari c’è il Corridoio europeo VIII, che mira a connettere il Mar Adriatico con il Mar Nero.
Le intese tecniche si concentreranno sulla valorizzazione della cooperazione in difesa, energia e salute, includendo anche il rafforzamento delle capacità nella protezione civile, il supporto alle piccole e medie imprese, e la lotta contro il narcotraffico. Sul fronte commerciale, l’Italia si conferma il principale partner dell’Albania, con un interscambio che supera i 3 miliardi di euro e una quota di mercato del 20%.
Il futuro dell’Albania nell’Unione Europea
Un altro tema cruciale all’ordine del giorno è l’ingresso dell’Albania nell’Unione Europea, un processo sostenuto attivamente dal governo italiano. Meloni ha sottolineato, durante il vertice della Comunità politica europea a maggio a Tirana, che l’allargamento dell’UE ai Balcani occidentali rappresenta un investimento strategico per la sicurezza dell’Europa. Questo messaggio è stato ribadito in diverse occasioni, con l’obiettivo di accelerare il processo di integrazione per inviare segnali concreti a quelle nazioni che si impegnano attivamente per entrare a far parte della comunità europea. La posizione di Roma è stata accolta positivamente da Rama, segnando un ulteriore passo verso una cooperazione più profonda tra i due Paesi.