Milano, uomo di 46 anni arrestato dopo aver inseguito la moglie con il Gps e tentato di darle fuoco

Franco Fogli

Novembre 12, 2025

Un uomo di 46 anni è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate nei confronti della moglie, dopo aver messo in atto un “regime di vita vessatorio e mortificante” durato diversi mesi. L’episodio si è svolto a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, dove il soggetto si è presentato spontaneamente presso la stazione dei carabinieri. L’arresto è avvenuto il 12 novembre 2025, intorno alle 13:45, dopo che l’uomo ha consegnato un accendino e un dispositivo GPS installato sull’auto della vittima, utilizzato per seguirla.

Dettagli dell’arresto e delle accuse

L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Limbiate, sotto la supervisione della magistrato Alessia Menegazzo del Tribunale di Milano. Le accuse mosse all’uomo includono maltrattamenti e lesioni aggravate, in seguito a un episodio particolarmente violento in cui ha gettato un liquido infiammabile sul volto e sul corpo della moglie. Secondo le ricostruzioni, il 5 novembre 2025, l’uomo si è appostato davanti al luogo di lavoro della donna a Segrate, bloccandola e aggredendola fisicamente. Questo atto ha causato alla vittima lesioni che sono state giudicate guaribili in 15 giorni.

Nel provvedimento del giudice per le indagini preliminari di Milano, Luca Milani, si sottolinea come l’uomo avesse già mostrato comportamenti aggressivi nei confronti della moglie, insultandola e strappandole il telefono dalle mani mentre tentava di contattare le forze dell’ordine. Questi episodi di violenza domestica hanno avuto inizio diversi mesi fa, creando un clima di paura e oppressione per la vittima.

Le conseguenze della violenza domestica

La violenza domestica rappresenta un grave problema sociale che colpisce molte famiglie in Italia e nel mondo. Questo caso mette in luce non solo la brutalità di tali atti, ma anche le difficoltà che le vittime affrontano nel cercare aiuto e nel denunciare le aggressioni. È fondamentale che le istituzioni e la società civile collaborino per creare un ambiente sicuro e di supporto per le persone coinvolte in situazioni di violenza domestica.

Le forze dell’ordine, come dimostrato dall’intervento dei carabinieri di Limbiate, giocano un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza delle vittime e nel perseguire i colpevoli di tali reati. È importante che le vittime di violenza domestica sappiano di non essere sole e che ci siano risorse disponibili per aiutarle a uscire da situazioni di abuso. La sensibilizzazione e l’educazione sulla violenza domestica sono essenziali per prevenire questi comportamenti e per supportare le vittime nel loro percorso verso la libertà e la sicurezza.

Il caso dell’uomo arrestato a Limbiate serve da monito per l’intera comunità, evidenziando la necessità di un impegno collettivo per combattere la violenza domestica e proteggere le persone vulnerabili.

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