Negli ultimi mesi, la piattaforma TikTok ha visto il ritorno di una tendenza che ha catturato l’attenzione degli utenti: la bird theory, nota anche come il test dell’uccello. Questo fenomeno social, che ha suscitato dibattito e curiosità , propone un modo originale per valutare il coinvolgimento del partner in una relazione. Ma quali sono le origini di questa teoria e quanto è efficace nel rivelare la dinamica di coppia?
Origini e funzionamento della bird theory
Il concetto ha riacceso l’interesse grazie a un video virale pubblicato su TikTok dalla trentenne Layne Berthoud, il quale ha raggiunto oltre cinque milioni di visualizzazioni in soli cinque giorni. Nel filmato, Layne comunica al marito, Alexandre, di aver visto un uccello, ricevendo una risposta curiosa da parte sua. Questo semplice scambio ha innescato una riflessione più profonda sulla bird theory.
Il test si basa su un principio molto semplice: basta menzionare qualcosa di apparentemente insignificante, come un uccello o un murales, con entusiasmo. L’obiettivo è osservare la reazione del partner. Se il compagno si dimostra interessato, ponendo domande o mostrando curiosità , ciò indica un buon livello di coinvolgimento. Al contrario, se ignora o minimizza l’argomento, il test suggerisce una mancanza di attenzione e connessione.
Il legame con gli studi del Gottman Institute
Sebbene possa sembrare un gioco innocuo, la bird theory trae spunto da un concetto psicologico più serio: le bids for connection, teorizzate dal ricercatore John Gottman e dalla dottoressa Julie Schwartz Gottman, esperti nel campo delle relazioni. Le loro ricerche indicano che le coppie destinate a durare rispondono positivamente a queste offerte di connessione nell’86% dei casi, mentre quelle che si separano lo fanno solo nel 33% delle situazioni.
Un invito alla connessione non deve necessariamente essere un uccello; può manifestarsi in vari modi, come un sospiro, un gesto affettuoso o un commento casuale. Ciò che conta è la disponibilità a “voltarsi verso” l’altro, rispondendo con attenzione e interesse, anche nei gesti più piccoli. I Gottman sottolineano che la salute di una relazione non si misura in un singolo momento, ma nel modello complessivo delle interazioni quotidiane.
I rischi della bird theory
Nonostante la sua apparente innocuità , la bird theory può assumere toni tossici se interpretata come un test definitivo. Carrie Cole, direttrice della ricerca al Gottman Institute, avverte che, sebbene l’idea di ascoltarsi e connettersi sia positiva, trasformare ogni interazione in un test può risultare rischioso. Il problema principale è attribuire eccessiva importanza a una reazione isolata o “mettere alla prova” il partner con situazioni costruite.
Teorie relazionali su TikTok
Il test dell’uccello è solo l’ultimo di una serie di teorie relazionali che hanno guadagnato popolarità su TikTok. Prima di esso, c’è stata la orange peel theory, che prevede di chiedere al partner di sbucciare un’arancia come segno di disponibilità . Se il partner accetta, è considerato un segnale positivo; un rifiuto, invece, viene visto come una bandiera rossa.
In aggiunta, si è discusso del princess treatment, che solleva interrogativi sul giusto trattamento all’interno di una relazione. Alexandra Solomon, psicologa clinica e conduttrice del podcast “Reimagining Love”, osserva che questi trend riflettono il desiderio di comprendere cosa renda una relazione sana e di trovare conferme nel comportamento del partner. Se il test ha esito positivo, si prova una sensazione di validazione; se negativo, si può ridere e sentirsi parte di una comunità che condivide le stesse frustrazioni.
La bird theory può quindi rappresentare un gioco interessante o un modo per riflettere sulla comunicazione all’interno della coppia, ma non può sostituire il dialogo autentico. Gli esperti ricordano che le relazioni si fondano su interazioni quotidiane e scelte reciproche, piuttosto che su brevi video virali.
