Ucraina, la Russia sospende l’attacco a Pokrovsk: attesa prima dell’assalto decisivo

Marianna Ritini

Novembre 10, 2025

Le forze militari russe stanno attualmente rallentando l’assalto alla città di Pokrovsk, ma l’Ucraina rimane cauta. Secondo rapporti recenti, l’esercito di Mosca sta attendendo l’arrivo di rinforzi e nuovi mezzi per lanciare una nuova offensiva. La città, situata nella regione di Donetsk, continua a essere un obiettivo strategico per le forze russe, con il presidente Vladimir Putin che richiede una conquista che, dopo tre anni e mezzo di conflitto, avrebbe un valore più simbolico che pratico. La strategia russa rimane invariata, caratterizzata da attacchi ripetuti e massicci, senza preoccuparsi delle pesanti perdite, mentre le unità di piccole dimensioni cercano di infiltrarsi oltre le linee nemiche, sostenute da droni che operano incessantemente.

Cambiamenti recenti nel conflitto

Negli ultimi giorni, la situazione sul campo di battaglia ha mostrato segni di cambiamento, come riportato dall’Institute for the Study of War (ISW), un think tank americano che analizza il conflitto fin dalle sue origini. Analizzando video geolocalizzati, gli esperti hanno notato che le forze russe hanno compiuto lievi progressi a est di Pokrovsk, nell’area di Myrnohrad. Tuttavia, tali avanzamenti non sono stati accompagnati da un consolidamento delle posizioni. I droni ucraini continuano a effettuare attacchi, mantenendo ampie porzioni del territorio in una condizione di “zona grigia”, dove il controllo è estremamente instabile.

L’esercito ucraino, secondo l’ISW, ha raccolto informazioni che suggeriscono un rallentamento volontario da parte delle forze russe. Queste ultime stanno interrompendo le operazioni offensive verso Pokrovsk in attesa di rinforzi e mezzi, attesi nelle aree a sud della città. Le previsioni indicano che nei prossimi giorni si potrebbe assistere a un’accelerazione delle operazioni.

La strategia di Putin e il valore di Pokrovsk

Un comandante ucraino intervistato dalla CNN ha dichiarato: “Siamo quasi circondati, ma siamo abituati”. La Russia ha messo nel mirino Pokrovsk per quasi due anni, poiché la città rappresentava un nodo logistico cruciale, un punto di controllo per le vie di trasporto e rifornimento. Tuttavia, la situazione attuale è mutata. Secondo l’ISW, il possesso o la perdita di Pokrovsk non influenzerà in modo significativo l’andamento della guerra. L’analista George Barros ha osservato che, “da un punto di vista operativo, non ha senso” continuare a subire perdite ingenti per conquistare la città.

Barros ha ulteriormente spiegato che la città era strategicamente importante per il controllo delle linee di rifornimento che sostenevano la logistica ucraina, con effetti su altre posizioni nei villaggi circostanti. Tuttavia, Kiev ha già iniziato a cercare alternative. “I russi hanno già raggiunto ciò che volevano. Proseguire non ha senso”, ha concluso l’analista.

Le motivazioni di Mosca

La domanda che sorge spontanea è: perché Mosca continua a insistere? La risposta è che Pokrovsk rappresenterebbe la città più grande conquistata dalla Russia dopo Bakhmut, avvenuta nel maggio 2023. Prima del conflitto, circa 60.000 persone abitavano la città, ma ora ne rimangono solo circa 1.200, in mezzo alle macerie. La conquista di Pokrovsk ha un’importanza strategica, politica e informativa, poiché Putin ha ripetutamente sottolineato la necessità di prenderne il controllo. “Sta conducendo una campagna di informazione strategica per presentare la vittoria militare della Russia come inevitabile”, ha aggiunto Barros.

D’altro canto, l’Ucraina si trova a difendere una città simbolo, richiedendo un notevole sforzo alle proprie truppe, che combattono in condizioni di inferiorità numerica e senza la possibilità di rotazioni come quelle russe. Un soldato ucraino ha dichiarato alla CNN: “Non c’è stato alcun ordine di ritirata, anche se tutti comprendono che la caduta di Pokrovsk è inevitabile. È stata difesa a lungo, ma i soldati sono esausti e i rinforzi non sono arrivati in tempo”.

×