Rifiuti: ‘I cantieri della transizione ecologica’ dedicati all’olio usato nella 34esima tappa

Marianna Ritini

Novembre 10, 2025

La campagna nazionale di Legambiente continua il suo percorso, raggiungendo la sua 34esima tappa in Veneto, il 10 novembre 2025. Questo evento rappresenta un’importante occasione per mettere in luce l’evoluzione dell’olio minerale usato, trasformato da rifiuto pericoloso a risorsa preziosa. Il protagonista di questa tappa è Bottari Srl, un’azienda veronese del gruppo Itelyum, specializzata nella raccolta, trattamento e rigenerazione degli oli esausti e delle emulsioni industriali.

Il ruolo di Bottari srl nella transizione ecologica

Bottari Srl, attiva da oltre quarant’anni e raccoglitrice del Conou (Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati), è stata scelta per rappresentare l’eccellenza nel settore della sostenibilità ambientale. Nel 2024, l’azienda ha raccolto circa 7.000 tonnellate di oli usati, posizionandosi tra i leader della filiera consortile. Oltre alla raccolta, Bottari Srl si occupa anche del trattamento di emulsioni oleose, recuperando 9.000 tonnellate di olio rigenerabile da 34.000 tonnellate di emulsioni trattate, contribuendo così a evitare l’incenerimento e a reinserire la materia nel ciclo produttivo.

Ogni anno, Bottari Srl fornisce circa 12.000 tonnellate di olio rigenerabile alla filiera nazionale del Conou. Questo sforzo si inserisce in un contesto più ampio: nel 2024, in Italia sono state raccolte 188.000 tonnellate di olio minerale usato, raggiungendo il 100% del potenziale raccoglibile, con oltre il 98% avviato a rigenerazione. Questi dati evidenziano un impegno collettivo verso pratiche sostenibili che mirano a preservare l’ambiente.

Innovazioni tecnologiche e pratiche sostenibili

L’impianto di Bottari Srl si distingue per l’adozione di tecnologie avanzate e a basso impatto ambientale. Dopo la fase di decantazione, la miscela di oli viene inviata a uno scambiatore di calore, evitando il riscaldamento dell’intero serbatoio. Successivamente, il Tricanter separa olio, acqua e fanghi tramite centrifugazione. L’azienda ha anche compiuto un significativo passo avanti verso la sostenibilità, convertendo la propria flotta di 14 mezzi Euro 6 all’uso dell’Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), un biocarburante avanzato che ha ridotto le emissioni in atmosfera.

Occupando una superficie di 3.300 m², Bottari Srl gestisce un traffico intenso di rifiuti grazie a serbatoi ad alta rotazione. Ogni anno, l’azienda movimenta decine di migliaia di tonnellate, garantendo tempi rapidi di conferimento e scarico. Inoltre, dispone di un laboratorio interno attrezzato con tecnologie avanzate, come Xrf e gascromatografi, per controllare i carichi in entrata e in uscita, assicurando così conformità, tracciabilità e qualità.

Impatto e riconoscimenti nel settore

Durante la visita all’impianto, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha sottolineato l’importanza dell’Italia come modello per l’Europa nella gestione circolare degli oli minerali usati. Ciafani ha affermato che la raccolta è il primo passo fondamentale per garantire una circolarità efficace, evidenziando la necessità di un sistema di raccolta efficiente per avere successo nella rigenerazione e nel riciclo.

Riccardo Piunti, presidente del Conou, ha aggiunto che Bottari Srl gioca un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta e rigenerazione. La capacità di trattare miscele di acqua e olio provenienti dalle fabbriche e gestire oli di qualità inferiore è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di raccogliere tutto l’olio usato, distinguendosi rispetto ad altre realtà europee.

Con iniziative come questa, Bottari Srl non solo contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, ma si prepara anche a investire nel recupero delle acque reflue, segnando un ulteriore passo verso una gestione sostenibile e responsabile delle risorse.

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