Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha rilasciato dichiarazioni incisive durante un evento di Assolombarda a Milano, il 5 novembre 2025, rispondendo a una domanda dei giornalisti riguardo alle affermazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sulla manovra economica. Landini ha sottolineato che il vero dramma riguarda gli italiani, in particolare i lavoratori dipendenti, i giovani, i precari e le donne, che si trovano a fronteggiare una crisi profonda.
Critiche alla manovra e alla patrimoniale
Nel suo intervento, Landini ha affrontato il tema della patrimoniale, affermando che l’assenza di una tale misura rappresenta una chiara scelta politica. Secondo il segretario, questa decisione favorirebbe 500.000 persone benestanti a discapito di 40 milioni di cittadini onesti che contribuiscono al sistema fiscale. Ha criticato le affermazioni di Giorgetti, il quale ha dichiarato che una persona con un reddito di 40.000 euro non può essere considerata ricca. Landini ha ribattuto, evidenziando come chi guadagna tale cifra abbia già pagato, dal 2023 al 2025, un surplus di tasse pari a 3.500 euro. Ha messo in evidenza che, rispetto a questo importo, i 18 euro mensili che il governo intende restituire sono insufficienti e inadeguati.
Landini ha insistito sulla necessità di riconoscere il sacrificio delle persone comuni, che non possono essere penalizzate ulteriormente mentre si discute di ricchezze e privilegi. Ha chiesto spiegazioni sul perché non vengano restituiti i soldi versati in eccesso e ha chiesto un’azione concreta per affrontare questa ingiustizia.
Preparativi per lo sciopero del 12 dicembre
Il segretario della CGIL ha anche annunciato uno sciopero generale previsto per il 12 dicembre 2025, sottolineando che è giunto il momento di prendere decisioni cruciali. Ha invitato il governo a riaprire le trattative e a modificare la legge di bilancio, altrimenti i lavoratori non avrebbero altra scelta che mobilitarsi. Landini ha esortato la popolazione a scendere in piazza per far sentire la propria voce, evidenziando una crisi industriale che non può essere ignorata.
In risposta alle critiche riguardanti la scelta del giorno dello sciopero, Landini ha chiarito che la decisione di scioperare comporta sempre una rinuncia economica da parte dei lavoratori. Ha ribadito che la CGIL è pronta a lottare per un cambiamento significativo della legge di bilancio, che considera inadeguata e dannosa.
Le dichiarazioni a Tajani
Riguardo alle affermazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha insinuato che Landini avesse ambizioni politiche, il segretario della CGIL ha risposto con fermezza. Ha sottolineato che chi attualmente detiene il potere è il governo, mentre lui si considera un sindacalista impegnato a difendere i diritti dei lavoratori. Landini ha fatto riferimento a precedenti accuse di ambizioni politiche rivolte a lui, evidenziando che, nonostante le critiche, il suo obiettivo rimane quello di garantire dignità e giustizia per i lavoratori.
Ha concluso affermando che la sua lotta non è di natura politica, ma è finalizzata a ottenere risultati concreti per migliorare le condizioni di vita di chi lavora, sottolineando che oggi questa dignità è sempre più minacciata.
