Peppe Vessicchio ha reso omaggio a Roberto Vecchioni, commuovendosi nel ricordare il legame speciale che li univa. Durante un’intervista trasmessa il 9 novembre 2025 alle 18:43 su La7, il noto direttore d’orchestra ha condiviso un ricordo toccante legato al Festival di Sanremo del 2011, dove Vecchioni lo scelse per dirigere la sua celebre canzone “Chiamami ancora amore“, che vinse quell’edizione.
Vessicchio, già trionfatore l’anno precedente con Valerio Scanu, ha descritto l’intensità di quell’abbraccio durante il festival. “E chi se lo dimentica più quel Sanremo? Quella canzone, l’abbraccio… la prima persona che ho abbracciato sei stato tu”, ha dichiarato, esprimendo la profonda emozione provata in quel momento. La sua voce tremava mentre raccontava: “Ti stringevi così forte che mi eri entrato nel costato, e piangevo non solo di gioia ma anche di dolore”.
Il ricordo di un’amicizia unica
Roberto Vecchioni, cantautore di grande spessore, è stato ricordato non solo per il suo talento musicale, ma anche per la sua personalità vivace e il suo spirito creativo. Vessicchio ha sottolineato come la scomparsa di Vecchioni abbia lasciato un vuoto nel mondo della musica. “È come se fosse sparita la musica, la nostra musica, con la tua risata da napoletano vero e geniale”, ha aggiunto, rivelando l’impatto che l’amico ha avuto sulla sua vita e sulla scena musicale italiana.
Il direttore d’orchestra ha condiviso anche un’immagine evocativa di Vecchioni, descrivendolo mentre “con la bacchetta alzata dipingeva il cielo”. Questa metafora rappresenta non solo il talento artistico di Vecchioni, ma anche la sua capacità di ispirare e unire le persone attraverso la musica.
Un tributo affettuoso
Peppe Vessicchio ha parlato dell’importanza di mantenere viva la memoria di Roberto Vecchioni, sottolineando come la sua musica continuerà a risuonare nel cuore di chi lo ha conosciuto. La trasmissione “In altre parole“, condotta da Massimo Gramellini, ha offerto un palcoscenico ideale per questo tributo, permettendo a Vessicchio di esprimere il suo affetto e la sua gratitudine per l’amico scomparso.
L’emozione di questo ricordo è stata palpabile, e le parole di Vessicchio hanno toccato il pubblico, che ha potuto rivivere momenti indimenticabili legati alla carriera di Vecchioni. La musica, come ha affermato Vessicchio, è un linguaggio universale che continua a unire le persone anche in assenza fisica.
La celebrazione della vita e dell’arte di Roberto Vecchioni rimarrà impressa nella memoria collettiva, grazie anche a testimonianze come quella di Peppe Vessicchio, che ha saputo esprimere con sincerità il dolore e la gioia di un’amicizia autentica.
