Tragedia in Mali: un tiktoker di 19 anni assassinata da jihadisti in pubblico

Franco Fogli

Novembre 9, 2025

Una tragica vicenda ha scosso il Mali, dove una giovane tiktoker, Mariam Cissé, è stata rapita e uccisa in un brutale attacco avvenuto a Tonka, nel nord del Paese. L’episodio si è consumato giovedì 16 gennaio 2025, quando i jihadisti, accusandola di collaborare con l’esercito, l’hanno prelevata e, il giorno successivo, l’hanno giustiziata in pubblico.

La popolarità di Mariam

Mariam, di soli 19 anni, aveva guadagnato una notevole popolarità su TikTok, contando oltre 90.000 follower. I suoi video, che documentavano la vita quotidiana nella regione di Timbuctu, avevano colpito un vasto pubblico. Secondo quanto riportato dal fratello della vittima, la giovane è stata portata in una piazza centrale dai miliziani e fucilata davanti a una folla di abitanti, un atto che ha lasciato tutti senza parole.

Indignazione e crisi in Mali

L’omicidio di Mariam Cissé ha suscitato un’ondata di indignazione in tutto il Mali, un Paese attualmente sotto il controllo di una giunta militare e da anni in balia di un conflitto sanguinoso contro i gruppi jihadisti legati ad Al-Qaeda e allo Stato Islamico. La situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane, con i miliziani del Jnim che hanno imposto un blocco ai rifornimenti di carburante, contribuendo così a una crisi economica e umanitaria sempre più drammatica.

Un contesto preoccupante

Il contesto in cui si è verificata questa violenza è complesso e preoccupante. Il Mali, già martoriato da instabilità e conflitti, si trova ad affrontare una crescente insicurezza, con le comunità locali sempre più vulnerabili agli attacchi dei gruppi armati. La morte di Mariam rappresenta non solo una perdita per la sua famiglia e i suoi amici, ma anche un segnale allarmante della deteriorata situazione di sicurezza nel Paese, dove la libertà di espressione e la sicurezza dei giovani sono costantemente minacciate.

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