Omicidi a Villa Pamphili: Kaufmann accusa di aver aggredito agenti a Rebibbia

Franco Fogli

Novembre 9, 2025

Francis Kaufmann, accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, è stato protagonista di un episodio di violenza nel carcere di Rebibbia, a Roma, il 9 novembre 2025. Secondo quanto riportato dall’Osapp, sindacato della Polizia Penitenziaria, l’uomo ha aggredito gli agenti durante il rientro nella cella dopo l’ora d’aria. L’episodio ha avuto luogo nel pomeriggio, quando Kaufmann ha iniziato a dare in escandescenze, rifiutandosi di tornare nella propria cella e lanciando frasi minacciose.

L’Osapp ha segnalato che, nonostante i ripetuti inviti al rispetto da parte del personale penitenziario, Kaufmann ha tentato di provocare un confronto fisico, colpendo gli agenti intervenuti. Solo grazie all’intervento tempestivo e professionale del personale della Polizia Penitenziaria, supportato da operatori sanitari e di sorveglianza, la situazione è stata riportata sotto controllo dopo momenti di grande tensione. Purtroppo, alcuni agenti hanno subito contusioni e ferite, con prognosi che possono arrivare fino a cinque giorni.

Dichiarazioni del sindacato

Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, ha commentato l’accaduto sottolineando che questo episodio rappresenta un’ulteriore testimonianza della precarietà della sicurezza nelle carceri italiane. “È inaccettabile che il personale della Polizia Penitenziaria debba affrontare quotidianamente situazioni di pericolo, spesso senza il supporto adeguato”, ha dichiarato Beneduci. Il sindacato chiede interventi immediati da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per gli operatori.

Sovraffollamento nel carcere di Rebibbia

L’Osapp ha anche evidenziato la grave situazione di sovraffollamento nel carcere di Roma Rebibbia Nuovo Complesso. Con una capienza regolamentare di 1.080 posti, attualmente sono presenti ben 1.630 detenuti. Questa situazione aggrava ulteriormente le difficoltà di sicurezza e di lavoro per il personale penitenziario, già messo a dura prova. Il sindacato ha rinnovato l’appello affinché le istituzioni pongano fine all’indifferenza verso le problematiche del sistema penitenziario e avviino un piano serio di intervento per tutelare la sicurezza, la salute e la dignità di chi lavora all’interno delle carceri.

×