Usa, disagi in 40 aeroporti a causa dello shutdown: più di mille voli annullati

Lorenzo Di Bari

Novembre 8, 2025

La Federal Aviation Administration (FAA) ha imposto una significativa riduzione dei voli negli Stati Uniti, con l’intento di mitigare il rischio di incidenti aerei causati dalla carenza di controllori di volo. Questa decisione è stata comunicata dai funzionari il 8 novembre 2025, in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza aerea, specialmente in seguito allo shutdown del governo che ha avuto inizio il primo ottobre.

La misura ha portato alla cancellazione di oltre mille voli in 40 aeroporti americani ad alto traffico, secondo quanto riportato dalla piattaforma di monitoraggio voli FlightAware. A partire dal 7 novembre, la FAA ha avviato una riduzione del 4% dei voli, che salirà al 6% entro l’11 novembre, all’8% entro il 13 novembre e al 10% entro il 14 novembre. Gli aeroporti più colpiti includono quelli di Chicago, New York, Washington, Atlanta e Dallas-Fort Worth.

Le compagnie aeree stanno già risentendo di queste misure. United Airlines ha cancellato 184 voli il 7 novembre e prevede di annullarne 168 il giorno successivo, mentre American Airlines ha ridotto il proprio programma di voli di 220 collegamenti al giorno fino a lunedì. Southwest Airlines e Delta Airlines hanno anch’esse subito cancellazioni significative, con la prima che ha annullato 120 voli il 7 novembre e la seconda 170. Le stime indicano che le compagnie aeree, che operano migliaia di voli ogni giorno, stanno affrontando un impatto economico notevole a causa di queste restrizioni.

Jeff Guzzetti, esperto del National Transportation Safety Board e della FAA, ha sottolineato che la riduzione dei voli è una misura necessaria per prevenire errori potenziali da parte dei controllori di volo, che potrebbero essere sovraccarichi di lavoro. Tuttavia, ha anche evidenziato come questa situazione stia causando disagi considerevoli ai viaggiatori e costi elevati per le compagnie aeree.

Decisione della Corte Suprema sui sussidi alimentari

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha accolto il ricorso presentato dal presidente Donald Trump, consentendo una sospensione parziale dei sussidi alimentari per il mese di novembre. Questa decisione comporta il trattenimento di circa quattro miliardi di dollari destinati ai pagamenti. Il giudice Ketanji Brown Jackson ha temporaneamente bloccato un’ordinanza del giudice distrettuale John McConnell, che richiedeva l’erogazione dei pagamenti entro la scadenza del 7 novembre, nonostante la situazione di shutdown.

La decisione della Corte Suprema è stata accolta con attenzione, poiché i sussidi alimentari rappresentano un’importante fonte di sostegno per milioni di americani, soprattutto in un periodo di incertezze economiche. La sospensione parziale dei pagamenti potrebbe avere ripercussioni significative per le famiglie che dipendono da tali aiuti per soddisfare le proprie esigenze alimentari. La situazione rimane fluida, con ulteriori sviluppi attesi nei prossimi giorni.

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