Il 8 novembre 2025, presso una prestigiosa location, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale Eccellenza del Mediterraneo, evento che si è affermato come un importante punto di incontro tra culture, sport e solidarietà. Ideato da Dündar Kesaplı, presidente dell’Associazione dei Giornalisti del Mediterraneo, il premio ha come obiettivo quello di unire le tre sponde del Mediterraneo: Europa, Asia e Africa. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per promuovere il dialogo e la cooperazione tra diverse nazioni.
Un evento di grande rilevanza internazionale
L’edizione 2025 del Premio Eccellenza del Mediterraneo ha ricevuto il patrocinio di importanti istituzioni italiane, tra cui il Ministero della Cultura, il Ministero dello Sport e dei Giovani e il Ministero degli Affari Esteri. Questo riconoscimento istituzionale sottolinea l’importanza del progetto, che ha saputo evolversi da un’iniziativa giornalistica a uno strumento di diplomazia culturale. Durante la cerimonia, hanno partecipato rappresentanti di oltre dodici Paesi, i quali hanno condiviso un messaggio di unità e collaborazione: “insieme si può”. La presenza di ambasciatori, consoli, artisti, sportivi e imprenditori ha confermato la volontà di costruire un Mediterraneo coeso e propositivo.
Tributo a Luciano Pavarotti e attenzione ai giovani
Uno dei momenti più significativi della serata è stato il tributo a Luciano Pavarotti, figura emblematica della musica capace di unire culture e popoli. Durante il suo intervento, Kesaplı ha sottolineato l’importanza della musica, del giornalismo e della cultura come linguaggi universali di pace. L’evento ha dedicato particolare attenzione ai giovani talenti, introducendo una sezione speciale del premio per i nuovi artisti emergenti. “Investire nelle nuove generazioni è fondamentale. Solo educando al rispetto, alla solidarietà e alla diversità possiamo costruire un futuro migliore”, ha dichiarato il presidente dell’associazione.
Prospettive future del premio
Guardando al futuro, Dündar Kesaplı ha condiviso la sua visione di un premio itinerante, capace di toccare le capitali culturali delle tre sponde del Mediterraneo. “Roma resterà la capitale del dialogo mediterraneo, ma vogliamo portare il nostro messaggio ovunque. Il Mediterraneo è la culla della civiltà e il cuore del futuro: se riscopriamo ciò che ci unisce più di ciò che ci divide, vinceremo la sfida dell’umanità”, ha concluso. La cerimonia del 2025 ha dimostrato come la cultura e la cooperazione possano rappresentare strumenti essenziali per affrontare le sfide contemporanee e promuovere la pace tra i popoli.
