Trento, medico agli arresti domiciliari per circoncisioni illegali su minori

Marianna Ritini

Novembre 8, 2025

Un medico di medicina generale della provincia di Trento è stato posto agli arresti domiciliari il 8 novembre 2025, accusato di aver eseguito interventi di circoncisione su bambini in un ambulatorio privo di autorizzazione sanitaria. Secondo i carabinieri del Nas, almeno 40 minori, molti dei quali di origine straniera, sono stati sottoposti a queste pratiche inadeguate, che hanno portato in alcuni casi a trasporti d’urgenza al pronto soccorso.

Le accuse nei confronti del medico

I carabinieri del Nas di Trento hanno avviato un’indagine che ha rivelato gravi irregolarità nella pratica medica del professionista. L’ambulatorio in cui operava non solo era privo delle necessarie autorizzazioni, ma presentava anche carenze sotto il profilo igienico-sanitario. Le circoncisioni, eseguite per motivi culturali e rituali, si sono dimostrate assolutamente inadeguate, come confermato dalle stesse forze dell’ordine. In un caso particolare, uno dei bambini ha dovuto essere ricoverato a causa di un’intossicazione da benzodiazepine, somministrata in dosi eccessive per calmare il minore durante l’intervento.

Le indagini e le conseguenze legali

Le indagini condotte dal Nas hanno rivelato che dal 2022, il medico ha eseguito almeno 40 circoncisioni su bambini, alcuni dei quali provenienti anche da altre regioni. È emerso che il medico si avvaleva della collaborazione dei propri figli, i quali non possedevano alcun titolo abilitativo per esercitare la professione infermieristica. La procura distrettuale di Trento ha preso provvedimenti, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare e sequestrando l’ambulatorio in questione, che non era autorizzato a eseguire interventi chirurgici di tale delicatezza.

Il materiale sequestrato e le irregolarità riscontrate

Durante le perquisizioni effettuate dai carabinieri, è stato trovato un lettino con cinghie contenitrici, un bisturi elettrico e confezioni di benzodiazepine e anestetico locale. Inoltre, è stato rinvenuto un biglietto da visita che pubblicizzava l’esecuzione di circoncisioni e un bollettario di ricevute sanitarie. Questi elementi hanno contribuito a rafforzare le accuse nei confronti del medico, che ora si trova a dover affrontare gravi conseguenze legali per le sue azioni.

La situazione ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza e alla regolamentazione delle pratiche mediche in ambito privato, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso per garantire la salute dei minori coinvolti.

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