Peppe Vessicchio assente a Sanremo: il retroscena del 2024 spiegato

Marianna Ritini

Novembre 8, 2025

Il celebre direttore d’orchestra Peppe Vessicchio è deceduto nel pomeriggio dell’8 novembre 2025 presso l’ospedale San Camillo di Roma. La notizia ha colpito profondamente il mondo della musica e dello spettacolo, dove Vessicchio ha lasciato un’impronta indelebile, in particolare grazie al suo legame con il Festival di Sanremo.

Il legame con il festival di sanremo

Peppe Vessicchio ha rappresentato una figura iconica nel panorama musicale italiano, con un legame speciale con il Festival di Sanremo, che ha caratterizzato gran parte della sua carriera. Nel corso degli anni, il maestro ha diretto numerosi artisti sul palco dell’Ariston, diventando un punto di riferimento per il festival. La sua assenza nel 2024, quando non partecipò alla manifestazione, suscitò un notevole scalpore. In quell’occasione, Vessicchio spiegò che non aveva collaborato con alcun artista in gara, il che aveva portato alla sua esclusione. La sua mancanza fu avvertita dai fan, che espressero il loro dispiacere attraverso i social media, creando un dibattito che coinvolse anche i media tradizionali.

Vessicchio, noto per il suo umorismo e la sua sincerità, aveva commentato il malumore dei fan definendolo “un gioco affettuoso che si è creato in rete”. Nonostante l’assenza, il maestro tornò a esibirsi all’Ariston, dirigendo i Jalisse, che ritornarono sul palco a 27 anni dal loro trionfo con il brano “Fiumi di parole”. La sua presenza fu accolta con entusiasmo, dimostrando quanto fosse amato e rispettato nel mondo della musica italiana.

Il ricordo di un grande artista

La scomparsa di Peppe Vessicchio ha suscitato una vasta ondata di cordoglio non solo tra i colleghi musicisti, ma anche nel mondo politico. La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo rammarico, sottolineando che Vessicchio “era casa ed era Italia”, evidenziando il legame emotivo che il maestro aveva instaurato con il pubblico e con il paese. I messaggi di affetto e ammirazione sono stati numerosi, provenienti da artisti come Fedez ed Emma Marrone, che hanno condiviso il loro dolore per la perdita di un grande maestro.

Vessicchio, che aveva 69 anni al momento della sua morte, ha dedicato la sua vita alla musica, influenzando generazioni di artisti e appassionati. La sua carriera è stata segnata da successi e riconoscimenti, rendendolo una figura centrale nella storia della musica italiana. La sua passione e il suo talento rimarranno impressi nel cuore di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo e lavorare al suo fianco.

Un’eredità musicale

L’eredità di Peppe Vessicchio si riflette non solo nei suoi successi al Festival di Sanremo, ma anche nel suo approccio unico alla direzione d’orchestra. La sua capacità di comunicare emozioni attraverso la musica ha reso ogni esibizione un’esperienza memorabile. Vessicchio era noto per la sua abilità di creare un’atmosfera magica, capace di coinvolgere il pubblico e gli artisti in un’unica grande sinfonia.

La sua morte segna la fine di un’era, ma la sua musica continuerà a vivere. Gli artisti che hanno collaborato con lui porteranno avanti la sua eredità, mantenendo vivo il suo spirito creativo. La comunità musicale italiana, ora più che mai, si unisce per celebrare la vita e il lavoro di un maestro che ha dedicato se stesso all’arte e alla bellezza, lasciando un segno indelebile nella cultura del paese.

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