È passato esattamente mezzo anno dall’8 maggio 2025, giorno in cui Robert Francis Prevost è stato eletto come primo Papa statunitense e primo esponente dell’Ordine degli Agostiniani al soglio di Pietro. La sua elezione ha segnato un momento storico per la Chiesa Cattolica e per il mondo intero. In questo lasso di tempo, il pontefice ha offerto una visione chiara e incisiva del suo pontificato, caratterizzato da messaggi di pace e unità .
Le parole di benvenuto del Papa
Durante il suo primo affaccio dalla Loggia centrale, Papa Leone ha salutato i fedeli con un messaggio di speranza: “La pace sia con tutti voi! Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante”. Queste parole hanno rappresentato il tono di un pontificato che si propone di affrontare le sfide contemporanee attraverso il dialogo e la riconciliazione. Nella sua messa di insediamento, ha descritto la Chiesa come un organismo unito, un segno di comunione che deve fungere da lievito per un mondo in cerca di riconciliazione. Il pontefice ha denunciato la discordia e le ferite inflitte dall’odio e dalla violenza, invitando a costruire una comunità di fraternità .
Il messaggio di evangelizzazione
Nella sua prima celebrazione con i cardinali, Papa Leone ha sottolineato l’importanza di “sparire perché rimanga Cristo“, evidenziando la necessità di farsi piccoli affinché il messaggio di Gesù possa essere conosciuto e glorificato. Durante la veglia di Pentecoste, ha ribadito che l’evangelizzazione non necessita di potenti sostenitori o strategie mondane, poiché è un’opera divina. Ha esortato i fedeli a rimanere vigili, evitando il rischio di cadere nell’abitudine e nel ritualismo, e a cercare strade nuove per affrontare le sfide attuali.
Il tema della pace e della giustizia sociale
Una delle parole più ricorrenti nel discorso di Papa Leone è stata “pace“. In questo contesto, ha offerto il Vaticano come luogo di mediazione per fermare i conflitti, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina. Ha denunciato l’uso delle fake news come giustificazione per le guerre, affermando che “la gente non può morire a causa di fake news“. Nel suo primo documento, l’esortazione apostolica “Dilexi te“, il Papa ha affermato che l’amore per i poveri non è un’opzione, ma rappresenta il vero culto a Dio.
Il discorso ai movimenti popolari
Il 23 ottobre 2025, Papa Leone ha pronunciato un discorso significativo ai Movimenti popolari, evidenziando che “lo Stato in cui non si ha giustizia non è uno Stato“. Ha richiamato l’attenzione sull’ingiustizia sociale, sottolineando il divario crescente tra una ristretta minoranza e la maggioranza della popolazione. La sua esperienza come Vescovo in Perù ha influenzato la sua visione, portandolo a riconoscere la necessità di una Chiesa che accompagni le persone nei loro dolori e nelle loro speranze.
Il trattamento dei migranti
Nel suo intervento ai Movimenti popolari, Papa Leone ha parlato dei migranti, definendoli “fratelli” e denunciando il loro trattamento disumano. Ha affermato che, sebbene gli Stati abbiano il diritto di proteggere i propri confini, ciò deve essere bilanciato dall’obbligo morale di offrire rifugio. Ha messo in guardia contro le misure disumane adottate nei confronti dei migranti, sottolineando che il cristianesimo promuove l’amore e la fratellanza tra tutti gli esseri umani. Il Papa ha concluso il suo intervento collegando la cura del creato al tema della pace, definendola una necessità urgente che richiede azioni concrete.
