Cuffaro annuncia le proprie dimissioni dalla carica di segretario della DC

Franco Fogli

Novembre 8, 2025

La Procura di Palermo ha avviato un’inchiesta su presunti appalti pilotati che coinvolge Totò Cuffaro, ex segretario nazionale della Democrazia Cristiana. In seguito a queste indagini, è stata avanzata la richiesta di arresti domiciliari nei suoi confronti.

Dimissioni di cuffaro

Il 8 novembre 2025, Cuffaro ha ufficialmente presentato le sue dimissioni, consegnandole nelle mani di Renato Grassi, presidente del partito, e Pippo Enea, segretario organizzativo nazionale. In una nota, ha dichiarato: “Questa mattina ho rassegnato, nelle mani del presidente del partito, Renato Grassi, e del segretario organizzativo nazionale, Pippo Enea, le mie dimissioni da segretario nazionale della Democrazia Cristiana“.

Importanza del consiglio nazionale

Cuffaro ha espresso gratitudine a tutti coloro che lo hanno sostenuto durante il suo mandato, sottolineando l’importanza del lavoro svolto insieme. Ha informato che il consiglio nazionale della Democrazia Cristiana è stato convocato per il 20 novembre, data in cui si discuterà e si procederà all’accettazione delle sue dimissioni irrevocabili, oltre a prendere decisioni organizzative future.

Contesto delicato

Il contesto di questa situazione è particolarmente delicato, poiché Cuffaro si trova al centro di un’inchiesta che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua carriera politica e sul partito stesso. La richiesta di arresti domiciliari da parte della procura di Palermo segna un momento cruciale non solo per Cuffaro, ma anche per la Democrazia Cristiana, che si trova a dover affrontare una crisi interna in un periodo già complesso per la politica italiana.

Evoluzione della situazione

Mentre la situazione si evolve, l’attenzione rimane alta su come il partito gestirà le dimissioni di Cuffaro e quali saranno le implicazioni per la sua leadership futura.

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