Pallavolo, Berruto annuncia il suo ritorno come ct della Nazionale palestinese

Lorenzo Di Bari

Novembre 7, 2025

Mauro Berruto, noto per il suo passato da allenatore della Nazionale italiana di pallavolo, ha annunciato il suo ritorno in panchina, questa volta con la Nazionale della Palestina. In un post sul suo profilo Facebook, il responsabile nazionale Sport del Partito Democratico ha condiviso la sua emozione per questa nuova avventura, che avrà inizio nell’ultima settimana di novembre 2025.

Il ritorno in panchina di Mauro Berruto

Berruto, che ha guidato la Nazionale italiana fino a conquistare una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, ha dichiarato di non essere entrato in una palestra da dieci anni. “Ho trascorso 25 anni ad allenare e non pensavo di poter avere nulla di più dopo l’esperienza con l’Italia“, ha spiegato. Tuttavia, il richiamo del mondo della pallavolo si è rivelato irresistibile. Il suo nuovo incarico come Commissario Tecnico della Nazionale palestinese rappresenta un’opportunità unica e significativa, non solo per lui, ma anche per il contesto in cui si svolgerà.

Il significato dell’incarico in Palestina

Berruto ha accettato l’invito del Comitato Olimpico Palestinese e della Federazione Palestinese di Pallavolo, sottolineando l’importanza di allenare in un luogo così carico di significato e fragilità. “Questa sarà la mia squadra”, ha scritto, condividendo un’immagine con una dedica toccante per un coach che non è più tra noi. La sua missione non si limiterà a condurre allenamenti, ma includerà anche corsi di formazione per allenatori e sportivi palestinesi, nonché incontri istituzionali per promuovere lo sviluppo dello sport e la diplomazia sportiva.

Il viaggio di Berruto in Palestina avrà come compagni di avventura nomi noti come Ouidad Bakkali, Laura Boldrini, Sara Ferrari, Valentina Ghio e Andrea Orlando. Insieme, porteranno un messaggio di pace e cooperazione, convinti che lo sport possa fungere da linguaggio di riconciliazione. “Allenare una nazionale è sempre un privilegio, ma farlo in Palestina è un atto di fiducia nello sport come simbolo di libertà”, ha dichiarato Berruto.

Un messaggio di speranza attraverso lo sport

In questo contesto complesso, Berruto intende restituire parte del dono che lo sport gli ha offerto: la possibilità di credere che anche nei luoghi più difficili, un campo da gioco possa diventare un simbolo di coraggio e speranza per il futuro. La sua iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di promozione della pace attraverso il dialogo e la cooperazione, dimostrando come lo sport possa avere un ruolo fondamentale nel superare le divisioni e costruire ponti tra le comunità.

La decisione di Berruto di tornare ad allenare dopo un lungo periodo di assenza sottolinea la sua dedizione e il suo impegno verso la pallavolo e il suo potere di unire le persone. Con l’approccio giusto, il suo lavoro in Palestina potrebbe non solo rafforzare la squadra, ma anche ispirare una nuova generazione di atleti e allenatori, contribuendo a un messaggio di speranza e unità in una regione che ne ha tanto bisogno.

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