Trump e Putin: tensioni sul nucleare e nuovi sviluppi nel confronto Usa-Russia

Marianna Ritini

Novembre 6, 2025

Il dialogo tra **Washington** e **Mosca** si è intensificato in un clima di crescente tensione, con il presidente degli **Stati Uniti** **Donald Trump** che ha annunciato la ripresa dei **test nucleari**, mentre il presidente russo **Vladimir Putin** ha risposto con nuove iniziative militari. Questo scambio di dichiarazioni avviene nel contesto della **guerra in Ucraina**, che prosegue da oltre tre anni e mezzo, e segna un momento critico nelle relazioni tra le due potenze.

Il deterioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Russia

Il 6 novembre 2025, il clima diplomatico tra **Stati Uniti** e **Russia** ha subito un brusco deterioramento. Dopo il meeting del 15 agosto in **Alaska** tra **Trump** e **Putin**, i contatti tra le due nazioni sono stati praticamente interrotti. Un incontro programmato a **Budapest** è stato rinviato senza una nuova data, lasciando spazio a dichiarazioni che aumentano le tensioni. Negli ultimi quindici giorni, la situazione si è aggravata, alimentata dal dibattito sulla fornitura di **missili Tomahawk** dagli **Stati Uniti** all’**Ucraina**, un tema che ha suscitato preoccupazioni a **Washington**. Nonostante le pressioni, **Trump** non ha autorizzato l’invio di questi **missili** a lungo raggio, lasciando **Kiev** in una posizione vulnerabile.

Nel frattempo, a **Mosca**, **Putin** ha reagito prontamente, presentando il nuovo **missile Burvestnik**, capace di trasportare testate nucleari fino a 14.000 km, e annunciando il test del **drone sottomarino Poseidon**. Queste mosse hanno spinto **Trump** a rispondere in un’intervista a “60 Minutes”, dove ha dichiarato che gli **Stati Uniti** riprenderanno i **test nucleari**, sottolineando come altri paesi, tra cui **Russia**, **Cina** e **Corea del Nord**, stiano già effettuando tali test senza avvisare.

Le reazioni di Mosca e le dichiarazioni di Putin

Le parole di **Trump** non sono passate inosservate a **Mosca**, dove il **Consiglio di sicurezza**, presieduto da **Putin**, ha discusso le implicazioni di tali dichiarazioni. Il presidente russo ha incaricato il **ministero degli Esteri**, il **ministero della Difesa** e i **servizi segreti** di elaborare piani per prepararsi a **test nucleari**. **Mosca** ha avvertito che, qualora altri paesi procedano con **test nucleari**, sarà costretta a rispondere. Tuttavia, la posizione di **Mosca** è quella di non voler essere la prima a muoversi, mantenendo una strategia di attesa.

Il portavoce del **Cremlino**, **Dmitry Peskov**, ha cercato di chiarire che **Putin** non ha dato ordini per effettuare **test nucleari** immediati, ma ha chiesto di valutare la loro opportunità. **Peskov** ha specificato che non ci sono scadenze fissate per prendere una decisione in merito, e che l’analisi delle intenzioni statunitensi continuerà fino a quando sarà necessario.

Le preoccupazioni russe sulle armi strategiche statunitensi

In aggiunta, voci di funzionari russi hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’aumento delle **armi strategiche** offensive da parte degli **Stati Uniti**. Il **ministro della Difesa russo**, **Andrei Belousov**, ha dichiarato che **Washington** sta pianificando la creazione di un nuovo **missile intercontinentale** e la riattivazione di sistemi di lancio. Inoltre, il **generale Valery Gerasimov**, capo di stato maggiore, ha affermato che le dichiarazioni di alti funzionari statunitensi indicano un orientamento verso la preparazione e l’esecuzione di **test nucleari**.

La situazione attuale riflette un periodo di grande incertezza e tensione tra le due potenze nucleari, con il rischio di escalation che incombe sul panorama internazionale. Le azioni e le dichiarazioni di entrambi i lati continueranno a essere monitorate con attenzione, poiché il mondo osserva le dinamiche di un conflitto che sembra lontano dalla risoluzione.

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