Le recenti misure finanziarie approvate dal governo italiano hanno suscitato l’attenzione di circa 11 milioni di famiglie, in particolare per quanto riguarda il nuovo bonus mamme, che prevede un incremento da 40 a 60 euro mensili per circa 865 mila lavoratrici con figli. Questa iniziativa fa parte della legge di bilancio 2025, presentata il 6 novembre 2025, e rappresenta un significativo intervento a sostegno delle famiglie italiane.
Aliquota irpef e benefici per i contribuenti
Il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, ha illustrato in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato che la nuova misura fiscale prevede un abbassamento dell’aliquota Irpef per il reddito compreso tra 28 mila e 50 mila euro, che passerà dal 35% al 33%. Questa modifica coinvolgerà oltre 14 milioni di contribuenti, con un beneficio medio annuo stimato di circa 230 euro. Le famiglie che beneficeranno di questa misura sono circa 11 milioni, corrispondenti al 44% delle famiglie residenti, con un guadagno medio di 276 euro.
Chelli ha anche sottolineato che ordinando le famiglie in base al reddito disponibile, oltre l’85% delle risorse è destinato alle famiglie appartenenti ai quinti più ricchi della distribuzione del reddito. In particolare, il 90% delle famiglie del quinto più ricco e oltre due terzi di quelle del penultimo quinto beneficeranno della misura, con un guadagno medio che varia dai 102 euro per le famiglie del primo quinto ai 411 euro per quelle dell’ultimo.
Aumento del bonus mamme
Il bonus mamme, ora aumentato a 60 euro mensili, interesserà circa 865 mila lavoratrici, rappresentando un quarto delle lavoratrici con figli in Italia, che ammontano a 3,5 milioni. Se si considera un tasso di adesione del 100%, il beneficio medio annuo per ciascuna lavoratrice sarà di quasi 660 euro, portando a un costo totale di circa 570 milioni di euro. Questo bonus interesserà il 3,2% delle famiglie residenti, con una variazione media sui redditi familiari pari al 2,7%.
Benefici derivanti dalle modifiche all’isee
Le modifiche al calcolo dell’Isee porteranno un beneficio medio annuo di 145 euro per circa 2,3 milioni di famiglie, che corrispondono all’8,6% delle famiglie residenti. Questo vantaggio si rivela più significativo per le famiglie a basso reddito, con un beneficio medio di 263 euro, che comporta una variazione media sul reddito familiare del 2,2%. Tuttavia, Chelli ha evidenziato che queste famiglie rappresentano una quota esigua di quelle avvantaggiate dalla norma, poiché molte già soddisfacevano i requisiti di accesso e ricevevano importi di trasferimento relativamente più elevati.
Quasi il 70% delle famiglie che beneficeranno delle modifiche si colloca nei quinti centrali della distribuzione del reddito familiare equivalente, evidenziando la necessità di un’analisi approfondita delle misure per garantire che il supporto raggiunga effettivamente le famiglie più bisognose.
