Un incontro significativo ha avuto luogo ieri, 5 novembre 2025, a Roma, dove Sdgs Leaders ha riunito rappresentanti delle istituzioni europee e dei vertici delle principali aziende italiane per presentare la Dichiarazione Competitività 2026. Questo documento, frutto della collaborazione con Storyfactory e introdotto dalla Ceo Sara Mazzocchi, si propone di tradurre in azione le raccomandazioni emerse dal Rapporto Draghi, focalizzandosi sulla necessità di rilanciare la competitività dell’Europa. L’evento ha sottolineato l’importanza di un modello industriale integrato, capace di unire innovazione tecnologica, transizione energetica, formazione e semplificazione normativa, in un contesto di responsabilità condivisa tra imprese e istituzioni.
Le aziende protagoniste dell’evento
Durante l’incontro, hanno partecipato rappresentanti di importanti aziende italiane, tra cui Eni, Rai, Ferrovie dello Stato Italiane, Enel Group, Poste Italiane, Cdp, Fincantieri, Tim e FiberCop. Questi leader aziendali, tra cui Giuseppe Ricci, Massimo Rosso, Felice Lo Gatto, Viviana Vitto, Renata Viggiano, Andreana Esposito, Maurizio Petronzi, Luciano Sale, Maria Enrica Danese e Maria Lamelas Godinez, hanno condiviso esempi concreti di iniziative già avviate nei rispettivi settori, dimostrando che la trasformazione industriale è in corso.
Le aziende hanno messo in evidenza l’urgenza di creare un ecosistema competitivo che favorisca l’adozione di tecnologie avanzate e lo sviluppo di competenze tecnico-scientifiche. È stata sottolineata la necessità di semplificare i processi autorizzativi e di rafforzare le filiere strategiche sia italiane che europee. È emerso chiaramente che tecnologia, sostenibilità e capitale umano non possono più essere considerate dimensioni separate, ma devono essere integrate come elementi essenziali della competitività industriale attuale. La presenza di europarlamentari ha confermato l’importanza di una governance europea in grado di facilitare e non ostacolare le trasformazioni aziendali.
Le dichiarazioni dei leader politici
Gaetano Pedullà, esponente del Parlamento europeo, ha affermato che la competitività dell’Europa non può essere costruita attraverso slogan, ma richiede scelte strategiche ben definite. Ha riconosciuto come le aziende italiane abbiano dimostrato visione e responsabilità nel guidare trasformazioni significative. Secondo Pedullà, il compito del Parlamento europeo è quello di creare le condizioni affinché tali impegni possano tradursi in sviluppo, occupazione e innovazione. Ha descritto la Dichiarazione Competitività 2026 come un passo fondamentale, un’iniziativa concreta che scaturisce dalle eccellenze industriali italiane.
Anche Salvatore De Meo ha enfatizzato l’importanza di una visione condivisa e di una collaborazione duratura tra imprese e istituzioni. Ha evidenziato come le aziende italiane stiano dimostrando la capacità di innovare e investire con responsabilità, ma ha avvertito che è necessario un contesto normativo che favorisca la rapidità e l’attrazione dei talenti. Ha sottolineato che la transizione digitale ed energetica deve essere considerata come una strategia industriale condivisa, piuttosto che un insieme di obblighi.
Un percorso verso la competitività sostenibile
La Dichiarazione Competitività 2026 si presenta non come un semplice manifesto, ma come una roadmap concreta e misurabile, elaborata attraverso un processo di co-design tra aziende, territori e comunità industriali. Marco Gallo, Managing Director di Sdgs Leaders, ha affermato che le imprese italiane stanno dimostrando che competitività e sostenibilità possono coesistere, evidenziando che il cambiamento è già in atto. Ha ribadito l’importanza di politiche europee coerenti e strumenti chiari per sostenere questa traiettoria.
L’evento ha segnato l’inizio di un percorso continuo, con la Dichiarazione che proseguirà nella sua fase operativa durante lo Sdgs Leaders Summit 2025. Questo summit, previsto per oggi, 6 novembre, si svolgerà presso la sede di Bnl Bnp Paribas a Roma Tiburtina e sarà dedicato alla definizione delle priorità attuative e degli indicatori comuni di avanzamento, confermando l’impegno a lungo termine verso una competitività sostenibile in Europa.
