Il 6 novembre 2025, presso il Senato della Repubblica Italiana, si è svolto un convegno organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) in occasione del XXVII Congresso Nazionale. Durante l’evento, è stata presentata una significativa iniziativa che mira a raccogliere firme per una proposta di legge riguardante l’aumento del prezzo delle sigarette. L’obiettivo è quello di ottenere 50.000 adesioni entro la primavera del 2026.
La proposta di legge e i suoi obiettivi
La campagna di raccolta firme è stata lanciata in collaborazione con la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, la Fondazione Umberto Veronesi e la Fondazione Aiom. La proposta prevede l’introduzione di un’accisa fissa di 5 euro su tutti i prodotti da fumo e da inalazione di nicotina, inclusi i dispositivi di nuova generazione, come le sigarette elettroniche e il tabacco riscaldato. I promotori dell’iniziativa sottolineano l’importanza di contrastare il fenomeno del tabagismo, che colpisce quasi un quarto degli adulti in Italia, e di reperire risorse aggiuntive per il sistema sanitario nazionale.
Secondo i dati forniti, un adolescente su cinque, tra i 15 e i 19 anni, utilizza quotidianamente sigarette, un’abitudine che spesso si protrae nel tempo. La campagna di sensibilizzazione, promossa da Aiom e dalle fondazioni coinvolte, si propone di affrontare questo problema con serietà e determinazione.
Il convegno e le dichiarazioni dei promotori
Durante il convegno, Francesco Perrone, presidente di Aiom, insieme a Daniele Finocchiaro della Fondazione Airc, Giulia Veronesi della Fondazione Veronesi e Saverio Cinieri della Fondazione Aiom, hanno espresso l’urgenza di una legge che possa realmente contribuire a ridurre il numero di fumatori. Hanno evidenziato che, nonostante l’adozione di normative più restrittive negli ultimi anni, il tabagismo continua a rappresentare un grave rischio per la salute pubblica.
Le esperienze internazionali, in particolare quelle di Francia e Irlanda, dimostrano che un significativo aumento del prezzo delle sigarette è una strategia efficace per ridurre il numero di fumatori. Si stima che un incremento di 5 euro possa portare a una diminuzione del 37% nel consumo di tabacco. Tale misura non solo renderebbe il fumo meno accessibile, soprattutto per i giovani, ma potrebbe anche generare risorse per il Servizio Sanitario Nazionale.
Le conseguenze del fumo sulla salute e sull’economia
Il fumo rappresenta una delle principali cause di malattie in Italia, con un costo diretto e indiretto stimato in circa 24 miliardi di euro all’anno. Solo le ospedalizzazioni per patologie correlate al fumo comportano spese annuali di 1,64 miliardi di euro. Ogni anno, il fumo causa circa 93.000 decessi, non limitandosi al carcinoma polmonare, ma contribuendo anche a neoplasie in altre aree del corpo, come la bocca, la gola e il pancreas.
Inoltre, il fumo è un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari, con un aumento della mortalità per coronaropatia tra i fumatori che varia da tre a cinque volte rispetto ai non fumatori. L’invecchiamento della popolazione italiana comporta un incremento della spesa sanitaria, rendendo necessarie maggiori risorse e investimenti per garantire un’assistenza sanitaria di qualità .
Il coinvolgimento della comunità e le aspettative future
La raccolta firme inizierà nei prossimi giorni, sfruttando le reti di Aiom e delle fondazioni coinvolte. I promotori hanno dichiarato che centinaia di volontari e medici oncologi parteciperanno attivamente a questa campagna, con l’obiettivo di portare il Parlamento a discutere la proposta di legge. Le aspettative sono alte, e si auspica che le istituzioni mostrino sensibilità verso un tema così cruciale per la salute pubblica.
Maria Sofia Cattaruzza, docente dell’Università Sapienza di Roma, ha commentato l’iniziativa sottolineando che le accise sulle sigarette in Italia sono tra le più basse in Europa. Confrontando i prezzi con quelli di Francia e Irlanda, che hanno visto un calo del numero di fumatori grazie a forti aumenti, Cattaruzza ha evidenziato la necessità di adottare misure simili nel nostro Paese.
