Un episodio inquietante ha scosso la comunità di Chicago il 6 novembre 2025, quando agenti dell’ICE hanno fatto irruzione in un asilo privato, il Rayito de Sol, portando a termine un arresto davanti a bambini e genitori. Un video girato durante il raid ha catturato il momento in cui gli agenti, armati e identificabili solo da pettorine con la scritta “Police”, hanno inseguito una maestra, trascinandola via mentre essa implorava di avere i documenti in regola, esclamando “tengo papeles”.
La scena si è svolta alle 7 del mattino, quando i genitori accompagnavano i propri figli all’asilo. Molti di loro, spaventati dalla presenza degli agenti, hanno pensato che la scuola fosse sotto attacco e si sono rifugiati nelle aule o sono fuggiti nelle proprie auto. Questo arresto rappresenta il primo caso di deportazione avvenuto in una scuola durante la campagna anti-immigrazione avviata dall’ex presidente Donald Trump.
Le nuove direttive dell’amministrazione Trump
Nel gennaio 2025, il governo di Trump ha revocato una misura introdotta dall’amministrazione Biden, che impediva agli agenti dell’ICE di effettuare arresti in luoghi considerati “sensibili”, come chiese, scuole e ospedali. Nonostante questa modifica, il numero di arresti in tali contesti è rimasto limitato, e il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha affermato di non voler mirare a istituzioni scolastiche. Tuttavia, il consigliere comunale di Chicago, Matt Martin, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei bambini, domandandosi fin dove si spingeranno gli agenti se possono agire in un ambiente scolastico.
Dopo l’arresto, gli agenti sono rimasti all’interno della scuola per interrogare altri adulti presenti. Martin ha sottolineato che la fiducia del pubblico è stata compromessa e ha aggiunto che nessun bambino dovrebbe sentirsi minacciato nel proprio luogo di apprendimento. Anche il deputato Mike Quigley ha espresso la sua indignazione, definendo l’operazione una violazione inaccettabile.
Secondo una portavoce dell’ICE, l’arresto non è avvenuto all’interno della scuola, bensì nell’atrio, e la donna arrestata è stata identificata come Diana Santillana Galeano, originaria della Colombia. L’agenzia ha accusato la donna di aver mentito sulla propria identità e di aver tentato di far entrare clandestinamente in America i suoi due figli adolescenti dal Texas.
Tarda Goodarzi, avvocato e madre di due bambini iscritti nella stessa scuola, ha descritto Santillana come una persona eccezionale e un membro attivo della comunità , esprimendo incredulità riguardo al motivo per cui sia stata presa di mira. La situazione ha sollevato interrogativi sul futuro delle politiche di immigrazione e sul trattamento degli immigrati nelle scuole americane.
