Barilla ha recentemente annunciato i nomi delle tre aziende vincitrici della settima edizione del programma Good Food Makers, un’iniziativa dedicata all’open innovation. Questa iniziativa coinvolge startup e realtà tecnologiche per affrontare sfide concrete lungo la catena del valore alimentare. L’annuncio è avvenuto dopo un intenso periodo di scouting e selezione, culminato nel 2025.
Obiettivi del programma
Il programma Good Food Makers si propone di stimolare l’adozione di soluzioni innovative, promuovendo approcci di co-creazione in ambiti di ricerca che rispecchiano una visione più ampia di trasformazione del sistema agroalimentare. Le aree di intervento spaziano dall’agricoltura di precisione per garantire materie prime di alta qualità, alla tracciabilità delle filiere attraverso l’uso di dati digitali. Inoltre, si esplora l’impiego dell’intelligenza artificiale e di metodi di lavorazione sostenibili per sviluppare ingredienti innovativi, migliorando al contempo la qualità e la sicurezza dei processi industriali. Il programma si rivolge anche alla creazione di nuove esperienze per i consumatori, con packaging interattivi e prodotti che rispondono alle nuove tendenze alimentari.
Novità dell’edizione 2025
L’edizione del 2025, realizzata in collaborazione con Almacube, l’hub dell’innovazione dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro, ha introdotto un nuovo modello, il Good Food Makers-Ecosystem. Questo approccio mira a costruire un ecosistema aperto di innovazione che coinvolga partner e stakeholder della filiera Barilla. Quest’anno, il programma ha ricevuto ben 288 candidature provenienti da 41 Paesi distribuiti su 5 continenti, con una significativa crescita della partecipazione italiana, che ha raggiunto il 24%, il valore più alto mai registrato.
Il valore delle collaborazioni
Claudia Berti, responsabile dell’open innovation di Barilla, ha dichiarato che Good Food Makers non è solo un programma di innovazione, ma un vero e proprio catalizzatore di scoperte e collaborazioni. Ogni anno, vengono selezionate sfide concrete che permettono di esplorare tecnologie e modelli emergenti, accelerando l’adozione delle soluzioni più promettenti. Il programma promuove una cultura collaborativa e aperta, capace di trasformare il modo di affrontare l’innovazione e di influenzare positivamente le attività quotidiane dei team, portando benefici diretti ai partner e fungendo da esempio per l’intera filiera. Le soluzioni identificate in questa edizione affrontano temi cruciali come la sostenibilità delle pratiche agricole, la sicurezza alimentare e l’esperienza di acquisto.
Aziende vincitrici
Dopo un attento processo di selezione che ha visto 33 finaliste da tutto il mondo, Barilla ha scelto tre aziende che si sono distinte per le loro risposte innovative. La prima è Feldklasse dalla Germania, premiata nella categoria Agtech for Climate Resilience. Questa azienda, in collaborazione con Open Fields, ha sviluppato una soluzione meccanica innovativa per la rimozione automatizzata delle erbe spontanee nei campi di basilico, contribuendo a ridurre il lavoro manuale e a migliorare la sostenibilità delle colture destinate ai prodotti Barilla.
La seconda azienda è Xnext, un’impresa italiana che ha ricevuto il riconoscimento nella categoria New Frontiers of Detection. In partnership con Bizerba, ha progettato Xspectra, una tecnologia brevettata a raggi X basata sul conteggio dei fotoni, in grado di effettuare analisi chimico-fisiche in tempo reale dei prodotti alimentari, individuando anomalie invisibili ai metodi tradizionali. Infine, Vusion Group, attiva tra Italia e Francia, è stata premiata nella categoria Best on Shelf per il suo sistema Captana, che utilizza telecamere e intelligenza artificiale per ottimizzare la disponibilità dei prodotti sugli scaffali, riducendo i casi di out of stock e migliorando l’esperienza d’acquisto.
Collaborazione e innovazione
Le tre aziende inizieranno ora a collaborare con i team di Barilla e i partner della filiera, partecipando a attività di co-design e sperimentazione. Queste attività culmineranno nell’Innovation Day, previsto per il 15 gennaio 2026.
Innovazione tecnologica
Tra le aziende selezionate, spicca Xnext, pioniera nello sviluppo di sistemi di ispezione avanzata per l’industria alimentare. La tecnologia Xspectra, sviluppata da questa startup, combina fotonica, elettronica nucleare e intelligenza artificiale per eseguire analisi chimico-fisiche in tempo reale. A differenza dei sistemi tradizionali, Xspectra utilizza la tecnica del “photon counting”, analizzando ogni fotone singolarmente e consentendo di riconoscere differenze minime nella composizione dei materiali.
Questo approccio innovativo permette di identificare contaminanti a bassa densità come plastica e legno, mentre l’integrazione con algoritmi di deep learning consente al sistema di adattarsi ai vari formati e materiali dei prodotti, aumentando l’efficacia dei controlli di qualità. Bruno Garavelli, presidente e CTO di Xnext, ha sottolineato che collaborare con Barilla tramite Good Food Makers rappresenta un’opportunità unica per applicare la loro tecnologia in un contesto industriale d’eccellenza, condividendo una visione comune di innovazione e sicurezza lungo l’intera filiera alimentare.
Investimenti futuri
Nel 2024, Barilla ha confermato il suo ruolo di leader nel settore alimentare, investendo circa 50 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Il nuovo quartier generale dedicato alla ricerca e sviluppo è attualmente in fase di riqualificazione e potenziamento, con una superficie complessiva di 12.000 metri quadrati e nuovi laboratori. Questo polo a Parma riunirà tutte le competenze tecniche del Gruppo Barilla, evidenziando la crescente capacità dell’azienda di innovare e fare ricerca, con un focus sempre maggiore su team interfunzionali e collaborazioni esterne, come quelle con le startup selezionate attraverso Good Food Makers.
