Shein sotto accusa in Francia, governo valuta la sospensione del sito dopo il caso delle bambole

Franco Fogli

Novembre 5, 2025

Il 5 novembre 2025, il premier francese, Sébastien Lecornu, ha annunciato l’avvio di una procedura di sospensione della piattaforma di e-commerce cinese Shein in Francia. Questa decisione è stata presa “per il tempo necessario” affinché Shein possa allinearsi alle normative locali. La mossa segue il recente scandalo riguardante la vendita di bambole pedopornografiche sul sito, un evento che ha sollevato preoccupazioni significative tra le autorità francesi.

La decisione del governo francese

Il governo francese ha reso noto che, su istruzione del Primo Ministro, è stata avviata una procedura di sospensione della piattaforma Shein. L’obiettivo è garantire che tutti i contenuti offerti dalla piattaforma siano conformi alle leggi e ai regolamenti vigenti in Francia. Secondo una nota ufficiale, un primo controllo dovrà essere effettuato dai ministri entro le prossime 48 ore. Questa misura è stata adottata in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla legalità dei prodotti venduti online.

Le reazioni di Shein e la sospensione del marketplace

In risposta alla situazione, Shein ha deciso di sospendere la vendita di prodotti da venditori terzi sul suo marketplace in Francia. Questa decisione, comunicata dal gruppo all’agenzia di stampa Afp, è stata presa a seguito di preoccupazioni legate ad alcune inserzioni pubblicate da venditori indipendenti. Un portavoce della società ha chiarito che l’annuncio della sospensione del marketplace è indipendente dalla decisione del governo francese, ma evidenzia l’impegno di Shein a garantire un ambiente di vendita sicuro e conforme alle normative locali.

Contesto e implicazioni della sospensione

La sospensione della piattaforma Shein in Francia rappresenta un passo significativo nel contesto della regolamentazione dell’e-commerce. Le autorità francesi stanno intensificando i controlli sulle piattaforme online per garantire che rispettino le leggi nazionali, soprattutto in relazione alla protezione dei minori e alla sicurezza dei consumatori. Il caso specifico delle bambole pedopornografiche ha messo in luce la necessità di un monitoraggio più rigoroso dei contenuti venduti online. La situazione attuale potrebbe influenzare altre piattaforme di e-commerce, spingendole a rivedere le loro politiche di vendita e controllo dei contenuti.

La questione di Shein non è solo un caso isolato, ma riflette una tendenza più ampia in Europa, dove i governi stanno cercando di rafforzare le normative sull’e-commerce e di garantire che le piattaforme rispettino standard elevati di sicurezza e legalità. Con la crescente digitalizzazione del commercio, è probabile che le autorità continueranno a monitorare e regolare il settore in modo più rigoroso.

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