Sciopero in Rai: annullata all’ultimo momento la trasmissione ‘È sempre mezzogiorno’ con Antonella Clerici

Marianna Ritini

Novembre 5, 2025

La programmazione odierna della Rai ha subito un cambiamento significativo a causa di uno sciopero indetto dalla Rsu Slc Cgil. Oggi, 5 novembre 2025, il popolare show culinario “È sempre mezzogiorno“, condotto da Antonella Clerici, non è andato in onda come previsto. Al suo posto, il pubblico ha potuto seguire una puntata speciale, un “best of” con una selezione di ricette già presentate in precedenza.

Le conseguenze dello sciopero

Il sindacato Slc Cgil Nazionale ha comunicato che l’interruzione di “È sempre mezzogiorno” non è stata l’unica conseguenza dello sciopero. Infatti, sono stati cancellati anche altri programmi, tra cui “Buongiorno Regione“, che di solito viene trasmesso dallo studio di Milano, e “Buongiorno Italia“. Anche i notiziari, come il “Tg Sport” mattutino e il “Tg3” delle 12:00, non sono stati trasmessi.

La Rsu Slc Cgil di Milano ha spiegato che l’adesione allo sciopero è stata massiccia, evidenziando i primi effetti tangibili di questa mobilitazione. Sulla pagina Facebook del sindacato, si legge: “Sono gli effetti già tangibili dell’adesione massiccia allo sciopero indetto dalla Rsu Slc Cgil di Milano per tutti gli specializzati e le specializzate del Centro di produzione”. Questo sciopero rappresenta una protesta significativa da parte dei lavoratori del settore, che chiedono migliori condizioni lavorative e una maggiore attenzione alle loro esigenze.

Il contesto dello sciopero

Il clima attuale all’interno della Rai è caratterizzato da tensioni crescenti, con i lavoratori che si mobilitano per far sentire le proprie istanze. Le ragioni di questo sciopero sono legate a richieste di maggiore stabilità lavorativa, aggiornamenti contrattuali e investimenti nel settore della produzione. La Rsu Slc Cgil di Milano ha deciso di intraprendere questa azione per dare voce ai diritti dei lavoratori e per richiedere un dialogo costruttivo con la dirigenza.

Questo tipo di mobilitazione non è nuovo nel panorama televisivo italiano, ma oggi assume un’importanza particolare, poiché si inserisce in un contesto di ristrutturazione e cambiamenti all’interno della Rai. La reazione del pubblico e degli spettatori potrebbe influenzare ulteriormente le decisioni future della dirigenza, portando a una riflessione più profonda sulle condizioni di lavoro e sul futuro della programmazione televisiva.

La giornata di oggi ha quindi messo in luce non solo l’assenza di un programma amato, ma anche le sfide e le tensioni che i lavoratori del settore devono affrontare. La speranza è che si possa giungere a un dialogo costruttivo che possa portare a soluzioni soddisfacenti per tutte le parti coinvolte.

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